mi spiace dirlo, ma in realta' sui nuovi farmaci si possono dire molte cose ma nulla di definitivo, e questo i medici lo dicono, cosi' come le persone sieropositive che possono accedere a questi farmaci sanno (o possono sapere tutto) quello di cui c'e' bisogno.
gli inibitori della proteasi non possono essere presi da soli, ma associati an un antiretrovirale conosciuto (azt o ddi), e presi a dosaggio basso tutti e tre danno un po' meno effetti collaterali. Un po' meno ma non spariscono del tutto. Anzi si sono registrati casi di gravi pancreatiti o peggioramento del funzionamento del fegato.
I dati che si conoscono oggi sul funzionamento degli inibitori e delle associazioni sono confortanti, ma ci vogliono un paio di anni (per essere seri) per accertarne effettivamente l'uso.
le informazioni ai sieropositivi, secondo le indicazioni ministeriali, dovrebbero essere gia' arrivate, attraverso i medici stessi che devono proporre loro le eventuali nuove terapie. Per le quali ci sono precise indicazioni cliniche.