Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
gio 19 giu. 2025
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Conferenza Segreteria CORA
Partito Radicale Marco - 26 agosto 1997
SOROS/DROGA
cari amici, l'articolo sul time e' molto generale su soros e tocca appena l'argomento droga, leggete e decidetene tutti. malgrado la segnalazione di nadelmann su usa today non ho visto niente.

sto soros e' una bella delusione pero'... quando forbes lo ha criticato dicendo che aveva gioco facile ad andare ad impegnarsi con gli ex-comunisti e gli europei, egli ha avuto l'ardire di controbattere a forbes, dico forbes non il consigliere viale:), che un mercato senza vincoli e' l'antitesi della societa' libera!!!

poero mondo di questo passo dove andremo a finire???!?!?!?!?

ciao

PS

faccio notare che maryland vuol dire terra della maria :)))

SOROS: AL MALGOVERNO RISPONDO CON LA FILANTROPIA

Il multimiliardario George Soros ha deciso di investire in programmi pubblici, gestiti da fondazioni private, piu' di cento milioni di dollari. Le voci delle attivita' filantropiche di Soros riguarderanno in modo particolare gli immigrati, la droga, il crimine, la poverta' e l'educazione.

Immigrato egli stesso, Soros, dopo essersi preso cura dei paesi dell'ex blocco sovietico alla caduta del muro di Berlino, ha deciso di concentrare le proprie attenzioni negli USA. Con la creazione di diversi istituti specifici, George Soros nei prossimi anni arrivera' a sostituirsi, in molti casi, alle cattive scelte amministrative statuali e federali arrivando a donare quanto cifre pari ai padri fondatori della filantropia americana.

Due sono i progetti piu' importanti: controbilanciare la riforma del welfare state che esclude gli immigrati da qualsiasi tipo di aiuto pubblico, e adottare la Citta' di Baltimora nel Maryland per farla divenire un laboratorio per la riduzione dei danni delle politiche proibizioniste.

A Baltimora l'Open Society Institute, la maggiore delle organizzazioni fondate dal miliardario di origine ungherese, investira' 5 milioni di dollari per i prossimi 5 anni, concentrandosi in modo particolare sui problemi connessi alla droga. Circa l'85% dei crimini commessi nella citta' sono collegati al traffico di stupefacenti, i soldi di Soros serviranno per dare la possibilita' a chi e' implicato nel mondo della droga di uscirne, proponendo programmi di scambio siringhe per i tossicodipendenti, pene alternative da scontare fuori dai penitenziari, e cercando di interessare i giovani ad altro fin dall'eta' scolare, finanziando, con borse di studio, le carriere scolastiche dei meno fortunati.

Gli interessi filantropici di Soros, che negli ultimi anni si sono concentrati sempre piu' sui diritti umani, hanno finalmente deciso di concentrarsi sulla guerra alla droga che l'amministrazione americana sta portando avanti da venti anni. Partendo dal fallimento, politico e economico, di questo tipo di scelte, ulteriormente peggiorate dalle recenti posizioni di Clinton, Soros intende proporre, a piccoli passi, la possibilita' di arginare i danni derivanti dalla "war on drugs".

Per quanto non apertamente favorevole alla legalizzazione della cannabis, nell'autunno dell'anno scorso finanzio' con un milione di dollari la campagna referendaria in California e Arizona per l'uso medico della marijuana, un'esperienza che lo ha esposto all'attenzione dell'opinione pubblica. Tra i suoi avversari il piu' duri c'e' Joseph Califano, responsabile della sanita' durante la presidenza Carter. Califano (che l'anno scorso attacco' anche le posizioni antiproibizioniste della commissaria europea Emma Bonino in un articolo sul'International Herald Tribune) non perde occasione per imbarazzare pubblicamente Soros dandogli del legalizzatore e de signore della droga, un appellativo che negli Stati Uniti e' visto ancora, almeno per il momento, come una marca d'infamia.

 
Argomenti correlati:
stampa questo documento invia questa pagina per mail