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Conferenza Segreteria CORA
Partito Radicale Maurizio - 22 settembre 1997
mentre stavo per inserire il testo che segue ho trovato il lungo testo di marco.
io ho scritto di getto e senza correggere per cui mi verrebbe difficile rivederlo alla luce delle cose scritte dal tesoriere. anche se alcune risposte ci sono già e su altre cose ho solo una visione diversa.

riflessioni di inizio autunno

per prenderla alla larga, fra 38/39 settimane, poco piu' di 9 mesi, dovremmo/dovremo tenere il congresso del CORA, peraltro a 10 anni dalla fondazione.

E' indubbio che non possiamo arrivare a congresso senza averlo preparato e senza avere un quadro chiaro di cosa vogliamo fare. Per quanto mi riguarda ritengo che se non si chiarisce - direi subito ma comunque in tempi brevi- cosa vogliamo fare, come lo vogliamo fare e chi lo vuole fare sarà bene procedere a chiudere quella che sarebbe solo una sigla.

Non sono ingeneroso verso I compagni e verso me stesso nell'affermare che in questo anno è mancata direzione politica, abbiamo arrancato con atti di volontarismo, ci siamo sbattuti in avrie direzioni senza raccogliere un cazzo (dopodiche' se volete posso anche fare un elenco degli obiettivi raggiunti, ma a me interessa il progetto politico nel suo insieme che riassumerei nel fare del CORA l'organizzazione europea degli antiproibizionisti).

---Piccola digressione. Due settimane fa abbiamo fatto una piccola assemblea a Liegi con "antiproibizionisti", quattro iscritti al cora di liegi, sette di bruxelles e due consumatori; per farla breve I consumatori difendendo la loro purezza non ideologica ci hanno spiegato che è necessario trovare una via a metà tra il proib. el'antipro. I soggetti non erano sicuramente dei moderati ma, come la maggior parte dei consumatori organizzati, in effetti si organizzano lo spaccio in propio e il leader -che era li' con noi-) ci spiegava che andava in olanda a comprare il fumo e lo rivendeva ai propri compagni a prezzo politico. Per me questa è la ri-ri-riconferma che con questi non si combina un cazzo.---

Cerco di riprendere il discorso.

Di qui a 9 mesi, dicevo, dobbiamo definire e centrare un obiettivo. Dobbiamo darci degli strumenti veri, una organizzazione reale, definire se ci sono delle energie e cosa fanno di concreto.

Dobbiamo dirci se vogliamo fare l'organizzazione europea degli antiproibizionisti e fare azioni in tal senso. Per il terzo anno ho provato -con debolezza- a proporre una manifestazione ad agosto "davanti ai parlamenti" degli stati europei, ovvero come per la democrazia all'est eccetera. Naturalmente dobbiamo scegliere in base a quali articoli farci arrestare eccetera, capire come e con quali soldi organizzare, spedire I portoghesi in svezia e I finlandesi in grecia, ecc... Bene nel 98 io lo faccio, non so con chi, attraverso quale organizzazione ma lo faccio.

E riprendo la questione dei processi pannella. Rispetto al potenziale eversivo, delle azioni e dei processi, le une e gli altri sono stati gestiti -a mio modestissimo avviso- a cazzo. Non solo dal CORA, o meglio epr conseguenza lo abbiamo fatto anche noi, a partire da un appello che è una cagata gigantesca (non nei termini politici, ma in quelli organizzativi, un A4 di testo non è un appello, o perlomeno non è l'appello alle nuove generazioni, forse alle generazioni nuove, quelle che non esistono). Per curiosità -e quindi non mi interessa il dato- vorrei sapere quanto e come "abbiamo" (il movimento, la lista, ecc...) investito su queste azioni; ad occhio e croce il totale in termini assoluti e relativi è prossimo a un cazzo. Certo Carmelo, gli avvocati, e tutto il resto (che al limite è stato un disperdere, energie e danaro).

Vado subito alle proposte, le metto in fila evitando di addentrarmi in spiegazioni:

- entro ottobre -perche' circoli a novembre- seconda edizione di prova antiproibizionista in ita-inglese e francese; edizione unica, testi uguali.

- apertura iscrizioni 98 su progetto politico ed organizzativo, con obiettivo numerico di iscritti -deliberato dalla direzione- che se non si raggiunge si chiude. Prospettiva il partito (non avendo capacità di organizzazione autonoma).

- convocazione di assemblee in italia, francia, belgio, germania, inghilterra, portogallo e spagna da tenersi fine novembre inizio dicembre.

Nel frattempo definire:

1. obiettivi minimi e concreti: abolire la concezione di riduzione del danno in senso lato: per dirne una, vogliamo la piena disponibilità, in europa, dei farmaci e della distribuzione controllata di eroina (la sperimentazione e' finita e ha dato risultati positivi), quindi definizione obiettivo/scadenzare campagna/iniziative.

2. iniziative nazionali da sostenere: sostenere pannella che in italia per l'europa...; sostenere frére robert (un cappuccino di liegi) che ha depositato la richiesta di distribuzione controllata di eroina perche' dal belgio in europa...

3. manifestazioni nelle capitali europee entro 300 giorni, quindi definire il tutto con la formula "simulazione".

PS

CHI SIAMO

intanto va definito che rapporto noi vogliamo avere con il partito. la confusione -complessivamente- non giova a nessuno. dobbiamo definire l'ambito nel quale agire e con quali mezzi, avere l'illusione di poter fare tutto comporta la paralisi di fatto. sempre in modo confuso, ci aggiungerei che dobbiamo riconquistare il connotato di associazione e quindi di organi responsabili. e ripeto: piuttosto che conservare la sigla chiudiamo riponendo il tutto nel partito.

RAPPORTI CON LE ISTITUZIONI

italia * sono stato contrario alla strategia morbida con le istituzioni italiane e l'unica cosa che ci ha salvato a napoli è stato l'intervento finale fatto da carmelo. il problema vero che pongo a chi quella strada ha scelto e voluto percorrere è di non averla seguita, di non aver tessuto un dialogo ma di essersi arreso di fronte ad impegni e parole. quando cazzo chiediamo al governo in che tempi intende attuare I propri propositi? discutere le nostre proposte di legge?

italia 1 * sui rapporti con il forum non ho molto da aggiungere a quanto gia' scritto. possiamo prescindere dal fatto che questa cosa si è costituita perche' il cora aveva tradito la lotta antiproibizionista? NO

possiamo far finta di non sapere che loro hanno rapporti piu' che privilegiati con il governo? NO

possiamo ignorare che ci hanno boicottato proposte di legge e referendum (e non dico le nostre proposte e il nostro referendum, perche' se vi siete impeganti a raccogliere le firme sulle loro proposte di legge do' per scontato che siamo d'accordo sul testo)? NO

possiamo ignorare che se Corleone si iscrive al Pr un momento di difficoltà deve averlo (lui come I verdi)? NO

a questo punto pero' la campagna in italia di raccolta firme o va organizzata o rispedita al moittente; non so cosa abbiamo loro chiesto ma potremmo chiedere delle manifestazioni comuni serie, organizzate, ci devono far entrare insieme a loro nei centri sociali, ecc... altrimenti vorrei capire il senso di questa iniziativa.

PE * bisogna continuare le cose che faceva cappato.

BELGIO * siamo in una fase di stallo in termini di interlocuzione. dovremmo rilanciare su cose concrete e a breve termine, la richiesta di distribuzione controllata di eroina promossa dai fratic appuccini di liegi ci puo' dare visibilità e forza.

EU * dobbiamo inviare a tutti I deputati la richiesta di iscrizione al cora e la firma per PAA.

CONCLUSIONI

chiedo formalmente ed urgentemente agli organi una riunione di direzione allargata per scrivere il programma di qui al congresso.

 
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