Ci sono due problemi nelle possibili iniziative con questa organizzazione. Uno e' politico. L'altro e' tecnico.Quello politico e' che io mi sento molto a disagio ad andare a braccetto con un'organizzazione che l'altro giorno ha fatto quell'inserto su il manifesto, ignorando le iniziative di Pannella. Non capisco quale utile se ne possa trarre, se non portare un po' d'acqua all'antiproibizionismo di facciata, da salotto alla D'Alema e Folena, cioe' al nulla e a quello che sta affossando la speranza di una vittoria in questo ambito. Io ho sentito le cose che ha detto Arlacchi ieri a San Patrignano, e ne sono schifato e preoccupato.
Quello tecnico e' che forse qualcuno sopravvaluta la possibilita' di mobilitazione del Cora o di chi per esso (come finira' la raccolta firme per le liste di Bossi? ..... speriamo bene, grazie alla Lega, ovviamente).
Riguardo, poi, alla mobilitazione intorno ai disubbidienti con Pannella, vi rimando ad un mio testo in conferenza Rivoluzione, dove rispondevo alla Bernardini, e alal sua ulteriore risposta.
Ma, rimane un ma. Se invece di "fare quadrato" sui presunti disubbidienti di Pannella, perche' il Cora non se ne fa carico in prima persona. Le mie perplessita' (come le ho chiamte) non cadrebbero, ma sicuramente le rimetterei in discussione.
Ovviamente non parlo di piccoli corini che fanno quello che comanda Pannella, ma di grandi coroni che si organizzano in proprio.