qui giriamo intorno al problema senza mai fermarci un attimo: cosa fare ci aspetta; come farlo lo sappiamo, chi lo fa lo potremmo anche trovare.il problema che io vedo e': PERCHE' FARLO?
e mi potresti rispondere che ci sono duemila ragioni.
io le cose ho deciso di farle per una sola ragione: l'organizzazione.
sara' un fretta personale, visto che non la condivido con nessuno (o meglioche nessuno sente di condividerla con me) ma io ce l'ho.
non voglio andare alle conseguenze che sarebbe prematuro ma ci vogliamo porre seriamente questo problema? che cazzo centra cosa fa marco?
il problema e' che non facciamo nulla noi (per carita' abbiamo tutti mille cose da fare) ma LA COSA la perdiamo sovente di vista.
mi dispiace sentire e sentirti dire certe cose, come se ci fosse qualcosa di inespresso o di infelicita' in te che si scarica su marco. io non indulgo nelle psico-qualcosa ma certo non capisco il tuo atteggiamento che non e' solo "posa" ma anche azione. fai finta di provocare (chi? marco non e' abilitato a questa conferenza) ma poi la finta diventa realta' e cadi nel circolo vizioso che ormai ti sei costruito: manca pannella: ci vuole pannella; c'e' pannella: vada a cagare pannella; pannella e' qui: dovrebbe essere altrove e se e' altrove dovrebbe essere qui. e lascialo in pace...
perche' poi se arriviamo all'osso non e' che c'e' molto da discutere: te lo sei scelto come leader? te lo tieni com'e'; non te lo sei scelto? non sei obbligato ad averlo; lo vorresti a tua immagine e somiglianza? c'e' gia' chi ci ha provato (non pannella).
mi sembra che e' la prima volta che mi incazzo dopo 17 anni che ci conosciamo: o ho avuto troppa pazienza o dimmi tu che c'e'. (p.s. che poi non sono manco incazzato ma solo amareggiato).
ciao (a vincenzo)