Uno: forse potremmo riflettere sulla eventualita' di mettere un po' da parte l'ansia dell'azione militante per concentrarsi sull'organizzazione di un approfondito lavoro di lobbing. Non e' che sostengo questa prospettiva, dico solo che bisogna riflettere su quale metodo, in questa situazione storica, puo' risultare piu' produttivo.

Due: secondo me, in questo momento, ci manca un obiettivo chiaro. Una cosa concreta, che riteniamo ragionevolmente raggiungibile in un toto di tempo. Certo la legalizzazione: ma come, di cosa, in che modo? Anni fa ci siamo battuti per importare la riduzione del danno, ora potrebbe essere la distribuzione controllata di eroina. Non so, dico cosi' per dire, facio un esempio. Di carne al fuoco ce n'e' molta, come ci ricordava Cappato nel suo promemoria di dieci giorni fa. Quindi non mancano le cose da fare, ma bisogna decidere gli obiettivi e per quelli lavorare.