Avendo quindi di nuovo un governo ed un parlamento possiamo avere un interlocutore politico (e non solo giudiziario) a cui rivolgere le azioni di disobbedienza civile riprese ieri, che continueranno nelle prossime settimane e che Marco vorrebbe si moltiplicassero sia nel numero che nei partecipanti.Ho detto all'assemblea di ieri sera, che a mio parere le disobbedienze civili possono servire, come quella di Marco nel 75, a ottenere una calendarizzazione certa della discussione della proposta di legge del Cora (e della altre, ovviamente, che non siamo settari) e per "stringere" il governo sugli impegni presi a Napoli (visto anche l'impegno ufficiale della Turco a presentare un disegno di legge di riforma della legge che comprenda la depenalizzazione. Chissa', potremmo anche tentare dei contatti con Rifondazione, ora che l'asse del governo sembra essersi spostato piu' a sinistra (anche se il vincitore della crisi sembra essere D'Alema - e Prodi). Ma questa forse e' fantapolitica....
Questa mi sembra possa essere un'attivita' che come Cora possiamo utilmente condurre autonomamente ma affiancati all'azione di Pannella che, come ben sappiamo, fa le cose comunque se decide di farle.
Un'altra cosa che penso dovremmo elaborare e cominciare a porre come obiettivo e' la distribuzione controllata sul modello svizzero. Questa puo' essere una proposta da giocare in chiave "locale" (si fa per dire, ovvio) per esempio a Roma dove ormai mi pare deciso che presenteremo una lista. Potrebbe essere uno "stimolo" da giocare nei confronti dello schieramento che sosterra' Rutelli - che comprende anche i popolari - per ragionare su questioni concrete, piuttosto che sulle posizioni di principio. Tanto piu' che a Roma bisogna incalzare l'amministrazione sul progetto dell'agenzia. Mi pare possa anche qui essere un'attivita' collaterale e parallela utile all'iniziativa della Lista Pannella in quanto tale.
Intanto ribadisco che secondo me dobbiamo prevedere a breve una conferenza stampa per diffondere in Italia i risultati dell'esperienza svizzera. E possiamo immaginare, credo, una conferenza stampa nazionale a Roma, e altre conferenze stampa in alcune grandi citta' (diciamo Torino, Milano, Firenze, Napoli?).
Tutto on line, scusate la forma sconnessa, spero di essermi spiegato lo stesso.