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Conferenza Segreteria CORA
Partito Radicale Maurizio - 15 ottobre 1997
da CORAnet il sito web del CORA

Carissimi compagni,

mi chiamo Nieri Brogi e sono iscritto ormai da alcuni anni a quelle associazioni a delinquere sedicenti Partito Radicale, Lista Pannella e Cora.

Sono stato un tavolinante referendario oltre che rappresentante di club al consiglio generale del fu Movimento, mi considero quindi un militante.

Studio e lavoro pur consumando da dieci anni derivati della canapa.

In estate mi trovavo all'Isola del Giglio per lavoro e, durante un normale controllo operato al porto, la Guardia di Finanza ha rinvenuto nella tasca dei miei pantaloni 3 grammi circa di erba e tabacco. Fin qui tutto bene.

La legge sulla droga prevede la cosiddetta sanzione amministrativa la quale, solo per la prima volta, si traduce in una segnalazione al prefetto che invita il cannabista a desistere informandolo dei rischi legali e sanitari(??) che la recidività comporterebbe. Non condivido ma accetto. Quello che non posso accettare è che il prefetto, secondo la propria discrezione possa disporre le analisi delle urine per il ritiro della patente anche se il reato non si è compiuto in automobile ma in qualsiasi altro posto. Vi è cioè un articolo del codice della strada (128) che permette alle autorità di intervenire sulla patente anche solo per il sospetto uso cioè, se io uso canapa la posso assumere anche alla guida e preventivamente devo essere 'testato'. Considerando il fatto che i metaboliti del cannabinolo restano nelle urine per oltre un mese dall'ultima assunzione è chiaro che non si può accertare, se non immediatamente, se chi viene fermato alla guida è o no in stato di ebbrezza. Riassumendo: possono obbligarti a far

ti le analisi (a tue spese) per il ritiro della patente anche se fumi in casa; si servono dell'articolo 128 del codice della strada che vale per tutte le sostanze 'alteranti la coscienza' come alcool o psicofarmaci ma a nessuno viene fatto il test delle urine perché compra una damigiana di vino. La cosa veramente allucinante che è capitata a persone a me vicine è che, anche se il risultato delle analisi è negativo, viene ugualmente apposto un timbro blu sulla patente la quale diventa rinnovabile non ogni dieci o cinque anni ma ogni due per un tempo indeterminato(!!), senza considerare il trattamento che uno subisce quando poi le forze dell'ordine lo rifermano e vedono il timbro sul documento di guida.

Vi informo che, quando mi chiamerà il prefetto, lo metterò a conoscenza della situazione, sono pronto ad assumermi le mie responsabilità davanti a una legge che non condivido per niente; non accetto però vessazioni e nel caso decidano di farmi le analisi delle urine, considerando che non ero alla guida al momento della perquisizione e che, anche se risultassi negativo, la mia patente sarebbe certamente timbrata, io deciderò molto probabilmente, in segno di protesta, di consegnare direttamente la patente nelle mani del prefetto rifiutando di sottopormi a delle analisi che non possono accertare la mia capacità di guida, ma solo la mia 'pulizia farmacologica' dell'ultimo mese; cercherò anche di portare la cosa a conoscenza dell'opinione pubblica.

Vi scrivo perché vorrei unirmi alle iniziative antiproibizioniste ancora più fisicamente ed efficacemente, fatemi sapere.

Un abbraccio

NIERI BROGI

 
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