Quello per cui si e' costituito: organizzare gli antiproibizionisti per la modifica della legislazione.Ma organizzare, non lanciare messaggi, unirsi alle azioni dimostrative, sperando che poi qualcosa cresca, da se'. Perche', che io sappia, da se' cresce solo gramigna, mentre l'erba buona va coltivata.
Io comincio a farlo domani sera, con la riunione che ho gia' annunciato, e dove il primo rompicazzo che mi comincia a porre le questioni come normalmente e' avvenuto nei club Pannella negli ultimi mesi (litigi, ricerca di medagliette da avere dal capo, sgomitate per dire che sul territorio si e' piu' bravi del donvi' ... e altre cazzate e amenita' del genere), lo piglio a calci nel culo.
Comincio ad organizzare gli antiproibizionisti, oltre il partito radicale, ma con il partito radicale. Ho fatto i comunicati, ho lanciato appelli alla radio e ad altre radio private regionali, sto facendo telefonate e quelli che raggiungo, a parte i soliti che comunque avrebbero sempre da fare (ma che per dovere verso me stesso, oggi, ma solo fino ad oggi, non posso non avvisare), trovo molta disponibilita' ed entusiasmo.
Cosa intendo per organizzare gli antiproibizionisti?
Per esempio fare le conferenze stampa che diceva Roberto S., senza aspettare i dormienti esterizzati.
Per esempio andare in tutte le scuole occupate a proporre di fare confronti, non per convincerli che "antiproibizionismo e' bello" (non hanno bisogno di noi per questo, si fanno gia' le canne per conto loro), ma per portarli con noi sul terreno della lotta, che non e' quello della distribuzione di haschish, ma e' quello che a partire da questa distribuzione puo' servire a far si' che si esca dai salotti dei Martino forzisti, o dalle catapecchie rumorose dove gracchiano le batterie dei giovani con la maglietta del Che Guevara.
Questo si chiama: creare il movimento.
E non solo porsi il problema, come purtroppo molti qua dentro continuano a fare, in buona fede, ma continuano a farlo.
Portare ovunque le conoscenze della Rossi e di Starace. Far conoscere l'esperienza svizzera. Parlare di antiproibizinismo, perche' -a differenza di quanto continua imperterrito a sostenere il Pannella- ... col cacchio che gli italiani sono antiproibizionisti: sono solo seguaci di questo o di quel partito che gli dice di votare in questo o in quell'altro modo ...... vedi referendum scorso 15 giugno.
Sono vago, sono movimentista? Mah, fate voi. Sono convinto di una cosa: Pannella va usato, non seguito. Dandogliene costantemente merito, ma non facendo come lui, perche' chi dovrebbe restare fuori delle galere (sempre se qualcuno ci finira' ....) non e' assolutamente in grado di organizzare alcun movimento, perche' ha il cervello spappolato dal dalemismo, dal veltronismo e dal neo-taradashismo.