non condivido quello che dice cappi, l'ho gia' scritto e detto, mi appare troppo geometrico/matematico.resta il fatto che abbiamo fatto una riunione e che il segretario e il tesoriere sono pregati di mettersi in contatto e decidere che vogliono fare.
la sola "garanzia" che abbiamo tutti e' che la decisone, qualsiasi essa sia, passi attraverso un congresso.
detto questo e' chiaro che non e' attraverso la confluenza del cora che si risolvono i problemi del partito. cosi' come e' chiaro che l'ipotesi pannella parte non gia' dal cora ma dalle sigle (e dai loro denari e quindi dalla sottrazione di energie umane, e comunque parliamo di forse 10 persone, forse).
la questione nuda e cruda e': si chiami come si vuole ma che sia una organizzazione radicale.
il partito, com'e' noto, oggi si riassume in segr+tes. la mia domandina e': e' questa una organizzazione radicale? o forse non dobbiamo porci il problema di riscrivere le regole, lo statuto del pr? d'altronde il cora non e' sorto in contrapposizione al pr, anzi.
quindi se per piacere questo dibattito lo si va a afre nella sede opportuna.