L'Encod un associazione di gruppi politici e di solidarietß che si occupano a diversi livelli di politiche e iniziative sulla droga. Dentro c' un po' di tutto: il Centro di documentazione "Giuseppe Impastato" di Palermo, svariati gruppi cristiani europei di "solidarietß"-soprattutto ecclesiali-, associazioni latinoamericane,... tutte unite da un comune denominatore di cultura terzomondista, da un appoccio radicalmente sociologico e "comunisteggiante" al problema delle politiche sulla droga.
Il loro obiettivo era la costituzione di una pi· ampia coalizione di ONG in vista della assemblea generale straordinaria dell'ONU del prossimo giugno. La piattaforma che loro propongono (e che emersa dal dibattito) rinunciataria, riduzionista in tutti i sensi: di riduzione del problema della illegalitß a problema sociale, di utilizzo della riduzione del danno come alibi per non affrontare e denunciare il problema del monopolio crimninale dell'offerta di droghe. La piattaforma che uscita (sarß formalizzata nei prossimi giorni) e che sarß inviata a tutti i gruppi per la firma costuituita dalle seguenti proposte:
1) depenalizzazione del consumo individuale, dell'autoproduzione e della piccola produzione dei campesinos sudamericani (secondo la logica del tutto socialogica ed antigiuridica per cui occorrebbe intervenire con misure di favore e di deroga a vantaggio degli anelli deboli del circuito illegale).
2) destinazione dei proventi del narcotraffico sequestrati ad iniziative di solidarietß.
3) abolizione delle leggi di eccezione (in campo soprattutto giudiziario), che costuiscono il corollario delle politiche di repressione: inversione dell'onere della prova, presunzione di colpevolezza...
4) riformulazione delle tabelle delle sostanze sottoposte a controllo (senza per farne discendere la modifica dei regimi giuridici di disciplina delle diverse sostanze).
Noi abbiamo riproposto (con la sola desione di un gruppo catalano: tutti i riferimenti li ha M. Sikora) i punti del rapporto D'Ancona, ed abbiamo ribadito che del tutto inutile per ONG che vogliamo avere una posizione innovativa e riformatrice proporre una piattaforma al ribasso, che sarebbe parsa moderata perfino all'ultima conferenza nazionale (italiana) sulla droga di Napoli.