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Conferenza Segreteria CORA
Donvito Vincenzo - 11 febbraio 1998
< ANTIPROIBIZIONISTI DI TUTTO IL MONDO N 3 >

Agenzia quindicinale di azione antiproibizionista

12 Febbraio 1998 - (Anno 4) * Num.3

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CO.R.A. |

| associazione del

Coordinamento | Partito Radicale

Radicale |

Antiproibizionista |

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OLD - Osservatorio delle

leggi sulla droga

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PAA - PARLAMENTARIANS FOR

ANTIPROHIBITIONIST ACTION

Campagna europea per la

revisione delle convenzioni

internazionali

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direttore: Vincenzo Donvito

Tutti i diritti riservati.

ITALIA - NUOVO PROCESSO A MARCO PANNELLA PER CESSIONE GRATUITA DI HASHISH IN DIRETTA TV

Il 3 febbraio c'e' stata la prima udienza del processo a Pannella per aver ceduto 250 grammi di hashish alla giornalista Alda D'Eusanio, nel corso di una trasmissione televisiva in diretta su Rai Due nel dicembre 1995.

Inizialmente la Procura di Roma (la stessa che negli altri procedimenti aveva sempre chiesto l'incriminazione di Pannella) aveva proposto l'archiviazione del caso. Il Giudice per le indagini preliminari (gip), grazie all'opposizione dello stesso Pannella, ha invece disposto che il pubblico ministero procedesse alla "imputazione coattiva" di Pannella non solo per la cessione gratuita, ma anche per istigazione al consumo di droga e per istigazione a delinquere. Per questi reati Pannella rischia da 6 mesi a 6 anni di reclusione.

ITALIA - IL CORA SULLE DICHIARAZIONI DELLA MINISTRA ALLA SOLIDARIETA' SOCIALE: DEPENALIZZARE, DECARCERIZZARE, RIDURRE I DANNI VA BENISSIMO, MA IL NARCOTRAFFICO?

Livia Turco, ministra alla solidarieta' sociale, a Bologna in occasione della 3a Conferenza europea sulle tossicodipendenze, si e' espressa contro le sanzioni amministrative per i semplici consumatori di droghe. Da anni il CORA ne denuncia l'assurdita' e l'inefficacia e ne chiede l'abolizione.

Sulla somministrazione controllata di eroina la ministra dice che il Governo non prendera' misure ma che bisogna studiare e sperimentare. Il CORA chiede al Governo se e' disponibile ad autorizzare progetti-pilota in alcune citta' italiane sull'esempio di quanto ha fatto la Svizzera. Ma lo studio e l'approfondimento non saranno l'alibi per rimandare scelte di Governo chiare e precise?

Tutte le misure che intendono attenuare i rigori della legge proibizionista, sono positive e urgenti, ma di per se' stesse non affrontano il problema vero: il fallimento totale e generalizzato del proibizionismo. Depenalizzare, decarcerizzare, ridurre i danni va benissimo. Cio' che occorre urgentemente e', pero', sottrarre alla criminalita' organizzata il mercato delle droghe illegali, che equivale all'8% del commercio mondiale e da' alle narcomafie un potere che vale 400 miliardi di dollari all'anno.

ITALIA - SERVIZI PER LE TOSSICODIPENDENZE FUORI LEGGE.

ESPOSTI DEL CORA IN OLTRE VENTI PROCURE.

Il 6 febbraio il Cora ha depositato, presso oltre 20 Procure della Repubblica, un esposto/denuncia contro il ministero della Sanita' per la mancata attuazione di una parte della legge sulla droga: l'articolo 118 del Testo Unico delle leggi sugli stupefacenti (DPR 309/90) e gli articoli 4 e 5 del relativo decreto d'attuazione (DM 444/90).

In base a tali leggi, a partire, al piu' tardi, dal mese di maggio del 1991 (sic), ogni USL (ora ASL) avrebbe dovuto prevedere un servizio per le tossicodipendenze (SERT), aperto "per ventiquattro ore nei giorni feriali e festivi nelle aree di maggior rilevanza numerica dei tossicodipendenti, individuate dalla regione" e "per non meno di dodici ore nei giorni feriali e di sei ore nei giorni festivi" nelle restanti parti d'Italia. DA SETTE ANNI QUESTA LEGGE E' INATTUATA. E la cosa e' tanto piu' scandalosa se si considerano i fiumi di parole spesi sulla necessita' ed urgenza di "affrontare il dramma della droga", le due Conferenze Nazionali svoltesi sul tema, le promesse e gli ultimatum dei "campioni dell'antidroga", bravi a prendere voti scagliandosi contro i "cinici antiproibizionisti" ma ignoranti o ignavi rispetto alle leggi di cui si ergono paladini.

Il CORA chiede alla magistratura di verificare l'esistenza di reati derivanti dalla lesione aggravata e continuata di due fondamentali diritti costituzionali: quello sull'uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge e quello sulla salute. In particolare si chiede di verificare l'eventuale violazione dell'art. 328 del Codice Penale, rifiuto di atti d'ufficio.

Il CORA, inoltre, promuovera' in Parlamento un'interpellanza per conoscere le valutazioni del Governo in materia e le eventuali misure per l'attuazione della legge.

Lo stesso 6 febbraio il Cora ha manifestato davanti al palazzo del Governo a Roma a sostegno dell'iniziativa, ed ha recapitato una lettera al presidente del Consiglio Romano Prodi.

Il CORA, infine, ha rivolto un appello ai cittadini tossicodipendenti ed alle loro famiglie perche' escano dal ghetto della paura e della vergogna in cui sono stati cacciati dal proibizionismo e presentino a loro volta esposti alla magistratura per chiedere servizi per le tossicodipendenze che rispondano alle loro esigenze e non viceversa, e perche' richiedano la sperimentazione sotto controllo medico del farmaco eroina per non essere costretti all'acquisto della "droga di strada" presso lo spacciatore di turno.

Il Cora invita tutti coloro che fossero interessati a depositare un simile esposto nella propria citta', a mettersi in contatto con la propria sede.

U.S.A.

Febbraio e' il mese delle "certificazioni " sulla droga. Clinton deve decidere quali Paesi etichettare come buoni alleati nella lotta alla droga e quali no, sapendo di inimicarsi i Paesi decertificati, anche quelli che hanno le mani pulite ma non accettano il ruolo che l'America si e' assegnata di giudice del continente. La Colombia, decertificata l'anno scorso, e' ancora a rischio, perche' le foto dal satellite provano che l'area dove c'erano le coltivazioni di coca, che il Governo dice di aver sradicato, ora si e' ingrandita. Inoltre la Colombia ha emendato la Costituzione per consentire l'estradizione dei propri cittadini, ma l'America vorrebbe che questa norma fosse retroattiva. La Colombia rifiuta.

(THE ECONOMIST 07/02)

MESSICO

Usa e Messico hanno adottato una strategia comune contro il narcotraffico che prevede la condivisione delle forze di intelligence, il controllo dei confini e altre misure. Cio' fa ritenere che Clinton certifichera' il Messico tra due settimane, anche se il capo dell'agenzia anti-droga alla Casa Bianca, Barry McCaffrey, ha detto che l'accordo giunge proprio a ridosso delle certificazioni -da cui dipende il mantenimento dell'assistenza economica Usa verso il Messico.

(INTERNATIONAL HERALD TRIBUNE 09/02)

BOLIVIA

L'obiettivo del Governo boliviano e' sconfiggere il narcotraffico nei prossimi 5 anni. Le armi saranno la repressione e lo sradicamento delle piantagioni di coca -tra 40000 e 60000 ettari- in collaborazione con altri Paesi dell'area. Ne ha parlato il vice-presidente della Bolivia, Jorge F. Quiroga, durante la sua visita in Spagna per incontrare il presidente Aznar.

(EL PAIS 30/01)

OLANDA

Tra qualche settimana ad Amsterdam verranno aperte in via sperimentale alcune "narco-sale di Stato", cioe' locali dove una quindicina di tossicodipendenti selezionati dalla polizia potranno iniettarsi la droga in condizioni di sicurezza. Dopo tre mesi l'amministrazione decidera' se l'esperimento sara' riuscito, nel qual caso aprira' 10-15 sale per i 400 tossicomani senza-tetto che vivono ad Amsterdam.

(EL PAIS 30/01)

COLOMBIA

"Non c'e' Governo al mondo che abbia fatto tanto contro il narcotraffico". Lo ha dichiarato il presidente Ernesto Samper -riuscito a sopravvivere politicamente dalle accuse di aver ricevuto 6 milioni di dollari dai narcotrafficanti grazie a un Congresso fedele- durante la sua visita a Roma.

(LA REPUBBLICA 05/02, IL MESSAGGERO, IL SOLE 24 ORE 07/02)

ITALIA

La Cassazione ha ricordato ai prefetti che per contrastare l'uso di droghe leggere esistono anche sanzioni lievi. Una sentenza della Suprema Corte argomenta che l'uso di droghe leggere non giustifica l'uso di maniere forti come il ritiro della patente di guida, specie per chi viene trovato con pochi grammi di hashish, contro cui e' sufficiente un ammonimento formale.

(CORSERA, IL GIORNALE, LA STAMPA 05/02)

ITALIA

A un anno dalla Conferenza di Napoli, il Governo non si sbilancia e "aspetta" l'Europa. E' il risultato della terza conferenza europea sulla tossicodipendenza, aperta a Bologna e promossa dall'Erit, federazione europea delle associazioni impegnate contro la droga. No anche alla distribuzione controllata di eroina, perche' "l'Italia non e' pronta".

(CORSERA 06/02, IL MESSAGGERO, LA REPUBBLICA, LA STAMPA 08/02)

ITALIA

La Regione Emilia Romagna pensa diversamente dal ministro per gli Affari Sociali Livia Turco, che durante la conferenza Erit ha bocciato l'ipotesi della somministrazione controllata di eroina. La Regione ha adottato una risoluzione favorevole alla legalizzazione delle droghe leggere e alla somministrazione controllata di eroina a fini terapeutici

(CORSERA, IL GIORNALE, IL MESSAGGERO, LA STAMPA 07/02, LA REPUBBLICA 08/02)

FRANCIA

Nel 1997 i reati sono diminuiti del 2% circa, mentre la criminalita' giovanile e quella legata alla droga hanno fatto un balzo in avanti. Le statistiche della polizia francese rilevano che i reati per droga sono aumentati del 9,22%.

(LE FIGARO 28/01, NEUE ZUERCHER ZEITUNG 29/01)

SVIZZERA

La proposta di legalizzazione delle droghe, "Droleg", non ha avuto molta fortuna in Parlamento Da piu' parti si chiede ai promotori di rinunciare alla proposta di iniziativa popolare: non sarebbe opportuno ricominciare con una polarizzazione del dibattito. I proponenti rispondono di essere pronti al dialogo, ma di volere conoscere la direzione di marcia dei partiti di Governo prima di decidere di un eventuale ritiro.

(NEUE ZUERCHER ZEITUNG 29/01)

GERMANIA

Dal primo febbraio la vendita dei semi di canapa e' sottoposta a restrizioni. La "decima direttiva sulla trasformazione di sostanze con effetti stupefacenti" stabilisce il divieto di vendita dei semi per coltivazioni illegali al fine di scoraggiare il consumo di hashish e marihuana, dannosi per la salute.

(FRANKFURTER ALLGEMEINE ZEITUNG 31/01)

PANAMA

La trattativa avviata tre anni fa da Stati Uniti e Panama per istituire un centro multilaterale di lotta al narcotraffico non e' ancora giunta a una definizione. Il progetto, che dovrebbe garantire la presenza Usa nella zona del Canale anche dopo il 1999, urta contro molti ostacoli e raccoglie scarso entusiasmo.

(NEUE ZUERCHER ZEITUNG 02/02)

GERMANIA

L'edizione aggiornata del Codice stradale, in vigore dalla meta' del 1998, stabilisce con chiarezza la punibilita' per chi guida sotto l'effetto di droghe. Ma e' piu' difficile individuare un "drogato" di chi ha bevuto troppo. L'accertamento si puo' fare con l'analisi del sangue o delle urine, che pero' non si prestano per un controllo veloce. Ora l'inconveniente dovrebbe essere rimosso da un "Drugwipe", un test veloce attraverso il sudore o la saliva.

(FRANKFURTER ALLGEMEINE ZEITUNG 03/02)

MONDO

L'Onu non ha nulla da obiettare contro la distribuzione controllata di eroina in Svizzera; ma non la considera un modello esportabile in altri Paesi. Lo ha affermato il direttore del programma Onu per il controllo delle droghe, Pino Arlacchi, in una conferenza stampa al termine della sua visita ufficiale a Berna.

(NEUE ZUERCHER ZEITUNG 04/02)

MONDO

Avvocati, dirigenti, medici e poliziotti spiccano tra i vari gruppi professionali per quantita' di alcol bevuto nelle ore di lavoro mentre l'abuso di sostanze stupefacenti si rileva soprattutto tra medici, infermieri, dirigenti d'azienda, piloti e operai alla catena di montaggio. Risulta da un rapporto canadese che si e' basato su studi svolti in Usa, Inghilterra, Giappone, Australia, Germania e Canada.

(SUEDDEUTSCHE ZEITUNG 04/02)

AUSTRIA

Il 39% dei giovani austriaci afferma di conoscere almeno una persona con esperienza di droghe. Il 73% degli intervistati e' contrario al consumo di qualsiasi sostanza stupefacente. Il 15% e' attratto da hashish e marihuana. Questi dati risultano da un'indagine commissionata da "Die Presse".

(DIE PRESSE 05/02)

AUSTRIA

Vienna- Un sondaggio rileva che la cittadinanza approva la politica sulle droghe dell'amministrazione viennese. La via seguita si potrebbe definire "curare anziche' punire". Infatti la maggior parte dei "drogati" gode di una qualche forma di assistenza e i quartieri a rischio sono pochi. La coesione sociale permette piu' che altrove di circoscrivere il fenomeno.

(DIE PRESSE, NEUE ZUERCHER ZEITUNG 05/02)

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