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Conferenza Segreteria CORA
Manfredi Giulio - 6 aprile 1998
ECCO COSA FARE PER RILANCIARE L'INIZIATIVA DEGLI ESPOSTI E PER DARE VESTE GIURIDICA ALL'OMISSIONE, DA PARTE DEL GOVERNO, DELLA PRESENTAZIONE DELLA RELAZIONE SULLE TOSSICODIPENDENZE...

L'art. 328 del Codice Penale (Rifiuto di atti d'ufficio. Omissione) così recita:

"Il pubblico ufficiale, o l'incaricato di un pubblico servizio, che indebitamente rifiuta un atto del suo ufficio che, per ragioni di giustizia o di sicurezza pubblica, o di ordine pubblico o di igiene e sanità, deve essere compiuto senza ritardo, è punito con la reclusione da sei mesi a due anni.

Fuori dei casi previsti dal primo comma, il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, che entro trenta giorni dalla richiesta di chi vi abbia interesse non compie l'atto del suo ufficio e non risponde per esporre le ragioni del ritardo, è punito con la reclusione fino a un anno o con la multa fino a lire due milioni. Tale richiesta deve essere redatta in forma scritta e il termine di trenta giorni decorre dalla ricezione della richiesta stessa".

Il primo comma del 328 ci lascia poche speranze: la parola cruciale è "indebitamente"; significa che dovremmo dimostrare il "dolo specifico" dei presidenti delle giunte regionali e del ministro della sanità nell'inattuazione o, meglio, nell'attuazione incompleta del combinato disposto dell'art. 118 DPR 309/90 e del DM 444/90. Molto difficile...

Il secondo comma è il nostro "uovo di Colombo": praticamente ci dice cosa dobbiamo fare: il CORA deve scrivere ai Presidenti delle Giunte regionali e al Ministro della Sanità chiedendo loro di ottemperare a quanto previsto dalle leggi suddette. Come sempre, la cosa è semplice ma non semplicistica: un nodo da sciogliere è costituito dalla definizione "chi vi abbia interesse": vi può rientrare il CORA, portatore di interessi diffusi? L'ho chiesto a due avvocati: il primo lo escludeva, il secondo non si è pronunciato, anche perchè la norma è recente e manca la giurisprudenza al riguardo. LA GIURISPRUDENZA LA FACCIAMO NOI! Inviamo la richiesta scritta e vediamo se ci rispondono e cosa ci rispondono.

La cosa più logica è che la richiesta venga spedita da Roma ai 20 presidenti delle giunte regionali e al ministro della Sanità con raccomandata con ricevuta di ritorno; la può firmare Roberto o Cappato o Picard (non fate solo a pugni, mi raccomando...); così le eventuali risposte arrivano tutte a Roma... Poi, naturalmente, a Torino come a Firenze, se uno vuole presentarla anche localmente, così da inviare un comunicato ai giornali locali, tanto meglio (lo si piò inviare giovedì o venerdì sotto lo slogan "I SERVIZI PER LE TOSSICODIPENDENZE SONO FUORILEGGE... ANCHE A PASQUA!").

Mentre scrivo queste righe mi è venuto in mente un altro "uovo di Colombo": la stessa norma di legge può essere utilizzata contro la mancata presentazione della Relazione del Governo...

Fornisco qui di seguito a Roberto i due testi delle richieste (quasi telegrafici, non dobbiamo spiegare nulla, sono i destinatari che devono informarsi e spiegare a noi...):

TESTO RELATIVO A SERVIZI TOSSICODIPENDENZE:

"Al Ministro della Sanità

Ai Presidenti delle Regioni a Statuto ordinario

Ai Presidenti delle Regioni a Statuto speciale

c/o rispettive sedi

Egregio Ministro, Egregi Presidenti,

Ai sensi del secondo comma dell'art. 328 del Codice Penale (Rifiuto di atti d'ufficio. Omissione), il sottoscritto ............., nato a ..........., il .............., residente in ..................., a nome e per conto del Coordinamento Radicale Antiproibizionista (CORA), richiede alle Signorie Vostre di ottemperare a quanto previsto dal combinato disposto dell'art. 118 (Organizzazione dei servizi per le tossicodipendenze presso le unità sanitarie locali) del DPR 309/90 (Testo Unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza) e del Decreto Ministeriale 30 novembre 1990, n. 444 (Regolamento concernente la determinazione dell'organico e delle caratteristiche organizzative e funzionali dei servizi per le tossicodipendenze da istituire presso le unità sanitarie locali).

Certo di un pronto riscontro, rivolgo distinti saluti.

FIRMA

Ogni comunicazione inerente la richiesta suddetta deve essere inviata allo scrivente al seguente indirizzo: CORA - Via di Torre Argentina 76 - 00186 Roma.

TESTO RELATIVO ALLA RELAZIONE DEL GOVERNO:

"Al Presidente del Consiglio dei Ministri (per competenza)

Al Ministro per la Solidarietà Sociale (per competenza)

Al Ministro alla Sanità (per conoscenza)

Egregio Presidente del Consiglio, Egregi Ministri,

Ai sensi del secondo comma dell'art. 328 del Codice Penale (Rifiuto di atti d'ufficio. Omissione), il sottoscritto .........., nato a........., il ..........., residente in ............, a nome e per conto del Coordinamento Radicale Antiproibizionista (CORA), richiede alle Signorie Vostre di ottemperare, seppur con grave e ingiustificato ritardo, a quanto previsto dal comma quattordicesimo dell'art. 1 del DPR 309/1990 (Testo Unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza).

Certo di un pronto riscontro, rivolge distinti saluti.

FIRMA

Ogni comunicazione...........".

Ho indicato la competenza sia di Prodi che della Turco perchè la legge parla di "Presidente del Consiglio dei Ministri" ma è anche vero che Prodi ha delegato tutte le competenze in materia alla Turco; per non sbagliare.....

Visto che sono un bravo ragazzo, invio per fax a Roberto gli indirizzi di tutti i Presidenti delle Giunte regionali....

Che ne dite?

 
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