Pero' non sono d'accordo con Vincenzo: se il congresso lo facciamo in Italia, transnazionale quanto vogliamo, restera' una cosa che avra' a che fare soprattutto con l'Italia. Se lo tentiamo a Parigi e' perche' li' individuiamo un terreno dove ci sono dei fermenti di iniziativa antiprioibizionista che forse aspettano solo un detonatore per fare quagliare qualcosa. Non dico che noi siamo in grado di essere quel detonatore, dico semplicemente che se individuiamo un terreno fertile li' dobbiamo andare a tentare un investimento. Che mi pare quello che abbiamo sempre tentato di fare.Quanto ai militanti "carne da tavolo", non mi pare che al Cora possa essere estesa questa critica che per altri versi posso anche condividere. Forse solo perche' il Cora si chiama Cora e non Lista Pannella, ma comunque questo e'. Nei nostri congressi gli iscritti hanno sempre contato, quando hanno voluto contare, e chi ha voluto assumersi responsabilita' ha potuto prendersele. Il problema e' se poi ha saputo anche assolverle.