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Conferenza Segreteria CORA
Partito Radicale Maurizio - 27 luglio 1998
LETTERA CORA

A - intanto andrei in stampa e imposterei come l'ultima pubblicazione che abbiamo fatto con carmelo (prova antiproibizionista).

B - d'accordo su invio indirizzario CORA + (eventualmente) iscritti PR ultimi due anni e Movimento 1997 (se ce li danno)

C - d'accordo su inserire testi:

lettera del Segretario e del Tesoriere,

Mozione generale,

Mozione particolare Berte',

Relazione di Segreteria

Nota di Manfredi

Nota di Berte'

Sintesi dei lavori congressuali complessivi (e non sbobinature integrali)

Tessera

Conto Corrente Postale

D - note sulla lettera

D1 -al punto "cosiccome il lavoro del gruppo "scienza e coscienza" ci forniscono degli elementi importanti in tale direzione."

A "scienza e coscienza" ci metterei un asterisco e spiegherei cos'e' e cosa fa e fara'.

D2 - il penultimo paragrafo da "Sulle elezioni europee" a " all'esterno dell'area radicale."

Lo sostituirei con il seguente (naturalmente va inserito nel contesto della letterona che ne verra' fuori):

"In questo anno e mezzo il lavoro che abbiamo fatto e' stato particolarmente efficace e la controprova ci e' data da diversi fatti. Innanzitutto la grande campagna di stampa contro il CORA fatta dal quotidiano svedese AFTONBLADET e dal Fronte Nazionale di Le Pen in Francia.

Ma la reazione alle nostre azioni e' stata di una gravita' eccezionale in due occasioni particolari.

In seguito ad una campagna contro il CORA lanciata dal deputato europeo Anderson, del partito socialdemocratico svedese, I deputati che ospitano il CORA al PE sono stati redarguiti dal Collegio dei questori non solo di non fare utilizzare le strutture del PE (cosa discutibile se non altro perche', di fatto, grazie a questa nostra attivita' I parlamentari hanno goduto di un ampio lavoro di informazione scientifica e di proposta politica) ma anche di non ospitare membri del CORA. A tal fine il Collegio dei Questori ha annunciato che avrebbe proceduto a dei controlli severi nei confronti dei visitatori dei deputati antiproibizionisti. Quest'ultima decisione e' inqualificabile, dal punto di vista politico ma soprattutto istituzionale, vista che e' presa da dei deputati. Ma evidentemente I deputati europei (salvo pochissime eccezioni) devono aver fatto il callo ad essere trattati non gia' come rappresentanti dei popoli europei ma come delle marionette (e non e' detto che in diversi casi e' quello che gli si chied

e e sono capaci di fare).

Ma ancor piu' grave e' la reazione dell'ONU che possiamo trovare scritta nel rapporto annuale dell'Organo Internazionale di Controllo sugli Stupefacenti (OICS) presentato il 24 febbraio scorso. All'interno del primo capitolo "Come prevenire l'abuso di droghe in un ambiente favorevole alla promozione delle droghe illecite" e' possibile leggere:

"(:) In alcune campagne elettorali, vi sono stati candidati che hanno sostenuto la legalizzazione delle droghe. Anche al Parlamento Europeo alcuni candidati sono stati eletti sulla base di una simile piattaforma politica. Hanno cosi' potuto utilizzare la loro posizione e la loro influenza al fine di convincere altre persone a sostenere la loro causa.(:) Sebbene sia attorno alla legalizzazione, alla depenalizzazione o all'utilizzazione della cannabis a fini medici che ruotano gli argomenti sviluppati, vi sono organizzazioni che promuovono la legalizzazione di altre droghe e alcune persino di tutte le droghe".

Di fronte ad un comitato tecnico-scientifico che attacca senza ritegno dei parlamentari democraticamente eletti abbiamo a piu' riprese scritto a tutti I deputati europei perche' difendessero il loro status al di la' delle proprie convinzioni su quale dovesse essere la migliore risposta al flagello delle droghe proibite. Chiedevamo e continuiamo a chiedere che si privilegi la democrazia ad un organo di burocrati nominati da altri burocrati; che si difenda la liberta' di parola e di pensiero. Sinora abbiamo raccolto qualche decina di firme.

Ci troviamo ancora una volta di fronte ad una decisione che o prendiamo con forza e subito o e' meglio accantonare perche' e' doveroso non alimentare false speranze. Le elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo del giugno del 1999 sono iscritte nell'agenda politica si tratta oggi e subito, di comprendere come gli antiproibizionisti potranno essere presenti e nella prossima campagna elettorale e nel prossimo parlamento europeo.

Si tratta in sostanza di lanciare in europa una campagna che censisca, lo ripetiamo: subito, le disponibilita' di singoli e di partiti, sino a concepire la possibilita' di presentare delle liste antiproibizioniste in quanto tali. Un censimento che si basa su una piattaforma politica, la nostra, cosi' come e' stata delineata al Congresso di Parigi.

Un lavoro lungo, difficile e costoso, in energie umane e finanziarie.

E' quindi importante iscriversi e scriverci, costituire dei nuclei del CORA, nuclei di iniziativa politica, con lo scopo di:

- rafforzare l'organizzazione politica degli antiproibizionisti dell'Unione europea

- ottenere la discussione delle proposte di legge di iniziativa popolare del CORA (per una nuova politica sulle droghe illegali e sull'AIDS) presentate al Parlamento italiano il :: e quelle successivamente presentate e, contemporaneamente, ottenere dal Ministro di grazia e Giustizia (:); dal Ministro degli Affari sociali (:); dal Ministro della Sanita' (:), dal Ministro degli Interni (:)

- rilanciare e seguire l'iniziativa giudiziaria sui SERT (e tutte quelle che potrebbero venire in mente a giulio lucio) attraverso la presentazione nelle citta' in cui non e' stato presentato e la costituzione di comitati di sostegno aperti alle forze politiche e ai singoli eletti e cittadini;

- costituire I comitati per la campagna "europee 99 : antiproibizionisti sulle droghe".

La prima verifica la potremo fare entro la fine di settembre e quindi decidere come procedere, a parlamenti (nazionale ed europeo) riaperti e con le nostre proposte sul tavolo dei deputati.

Pensando, di gia', ad una manifestazione nazionale per dicembre, a Roma.

Le idee, non mancano. E' urgente, come dicevamo e come sappiamo l'organizzazione, che non puo' che venire da un pieno di energie umane e finanziarie.

D3 - l"ultimo paragrafo da "Per questo" a "del giugno '99" concordo che vada sostituita con quello che propone giulio tenendo pero' presente che va riformulato perche' non penso proprio che il congresso del pr si terra' prima delle elezioni europee e comunque non e' stato convocato.

Insomma non parlerei di verifica bensi' di proposito di arrivare al congresso del pr con un carico di proposte e di organizzazione perche': come ha auspicato pannella al congresso del cora " :. " (bisogna sbobinare la frase dove in congresso dice che l'antiproibizionismo dovra' essere una delle campagne principali del pr rifondato, non ha detto esattamente questo ma una cosa del genere).

D4 - se anziche' una lettera facciamo una cosa a stampa come ho proposto farei una pagina con un fotone di arlacchi. A sinistra ci metterei una didascalia con tre quattro frasi famose di pino e a destra una bellissima presa per il culo che e' apparsa su l'espresso di una o due settimane fa.

D5 - la proposta di spagnoli "Nella lettera inserirei anche un riassunto della situazione legislativa italiana (legge attuale, proposte varie di modifica e tempi prevedibili) sul tipo di quella che ho fatto a Parigi (quindi posso prepararla io e averla pronta per lunedi')."

E' giusta se cio' significa dura critica all'immobilismo del governo e un richiamo alle nostre due proposte di legge (droghe e aids) e una ipotesi di campagna perche' escano dai cassetti. Ma anche le due tre cose irrinunciabili ed urgenti che esigiamo (nel precedente numero a stampa c'erano I 60 e piu' punti di lucio, vanno presi I piu' importanti su sanita', giustizia, affari sociali, interni e quindi immaginare delle iniziative per subito.

 
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