in attesa che ri-appaia il testo letto da michel in congresso (che comunque e' registrato e quasi tutti abbiamo ascoltato) la mozione congressuale per i prossimi diciotto mesi (giugno 98-dicembre 99) - a prescindere da un congresso del pr nelle forme e nei contenuti espressi da pannella in congresso nel suo ultimo intervento (che andrebbe anch'esso tirato fuori, visto che e' apparso solo il penultimo intervento) - il CORA e' impegnato su due obiettivi-campagne:
- antiproibizionisti/elezioni europee,
- denuncia del proibizionismo come crimine (contro l'umanita').
Sul primo punto rispetto a quello che ho gia' scritto vorrei semplicemente aggiungere che se il CORA /non vuole/non puo'/non sa/non so cos'altro/ si puo' sempre fare un comitato, una lega, una cosa che assuma l'iniziativa.
Sul secondo punto in aggiunta a quanto ho gia' scritto, aggiungerei che - per esempio - l'iniziativa di giulio sui sert va nella giusta direzione.
Giusto per rimanere ai deliberati.
Sulla declassificazione della cannabis non capisco. Non capisco che cosa vuol dire rispetto alla nostra analisi che si e' andata sempre piu' consolidando e chiarendo sino ad arrivare all'ultimo deliberato che ci ha portato per l'appunto a immaginare una campagna per denunciare il proibizionismo come crimine.
Capisco che se la campagna restasse uno slogan non avrebbe senso ma, nell'intervento di michel (ovvero nel deliberato congressuale), c'e' un punto certo e sicuro su cui fare leva: l'ultimo rapporto dell'oics.
Voglio qui ricordare che non si tratta di un incidente di percorso dell'oics ma di una scelta deliberata, che coincide con le politiche di arlacchi che - per quanto farneticanti - sono le politiche dell'onu e di un numero non indifferente di stati.
E voglio anche ricordare che da quel testo potremmo tirare fuori diverse iniziative.
Ci vorrebbe da parte nostra il coraggio di mandare a cagare i cannabisti e procedere sulla strada dell'antiproibizionismo radicale.
Al giochetto della declassificazione io non ci credo e a maggior ragione non posso convincermi che e' una cosa importante perche' non riesco a leggere motivazioni, obiettivi, strategie.
Per non dire che politicamente della declassificazione della cannabis me ne frego perche' non incide ed e' irrilevante ai fini delle ragioni costitutive del CORA, cioe' dell'antiproibizionismo radicale.
Ma detto questo va sciolto un nodo di fondo: i dirigenti del cora la mozione politica la vogliono attuare o no?
Sul rapporto dell'oics - sempre per memoria - ricordo che il nostro appellino ai parlamentari faceva parte di una strategia a cui e' venuta a mancare la gamba parlamentare. Sempre per memoria: sono passati diversi mesi e sono stati fatti 3 (tre) sollecitazioni. Abbiamo raccolto meno di 100 firme e la cosa non e' mai arrivata in aula.
Per non dire che pende sulle nostre spalle l'espulsione del CORA dal pe e non abbiamo uno straccio di conforto: e' una cosa seria o meno, dobbiamo uscire o restare, dobbiamo tacere o parlare.
Qualsiasi scelta, che sia fatta per opportunita' o sinanche per opportunismo, mi va bene. Ma una scelta va fatta, una parola va detta. Sul PE, sull'OICS, sulle campagne annunciate e sul CORA.
Possiamo aspettare tre giorni ma, se non risorge, e' morto e quindi con messa funebre o con orchestrina jazz, con interramento o disperdendo le ceneri, il funerale va fatto.