Confermo la mia disponibilita' per una riunione di direzione CORA.
Vorrei pero' dire due parole sulla questione del mantenimento della postazione del Cora presso la sede di via di Torre Argentina.
La mia impressione e' che il livello di attivita' del Cora sia tale da non giustificare una presenza fissa in sede. Non sarei daccordo a ribaltare il problema, cioe' a dire che senza una presenza fissa non c'e' attivita'.
In realta' il CORA non sta lavorando alla realizzazione degli obiettivi congressuali, ne' sulle elezioni europee ne' sul proibizionismo come crimine. Di questo e' bene che ognuno di noi si assuma le responsabilita' , in particolare io, visto che sono il tesoriere e che ho dato l'indicazione per la scelta di un segretario che si e' rivelato poi totalmente assente.
Mi assumo anche la responsabilita' di avere scelto, come mia priorita' di impegno personale, il fronte dell'assalto radicale al regime, senza che l'antiproibizionismo ne sia tema prioritario, e senza che si sia arrivati alla convocazione del congresso del partito.
Di questo un congresso antiproibizionista del CORA potrebbe essere chiamato a discutere. Vi parrebbe opportuno convocarlo ora? A me no, ma parliamone.
La fine di una presenza in sede arriva soltanto dopo, molti mesi dopo, la nostra sostanziale rinuncia all'iniziativa antiproibizionista militante (con tutte le eccezioni del caso, naturalmente); non vorrei che le conseguenze fossero improvvisamente scambiate per cause.