Avete -dico avete, perche' ho ampiamente esternato la mia contrarieta'- fatto quel congresso inutile di Parigi, con un po' di militanti turisti e con elezione a segretario del solito bischero/stronzo di turno che ha capito che c'era qualche fesso che gli avrebbe pagato un po' di turismo politico (l'esperienza Lia sembra non sia servita a nulla), ed ora il tesoriere dice che tutto non funziona, che e' tutto colpa sua e che non e' il momento di convocare il congresso.Questa l'ho gia' sentita per il Pr, ed e' il preambolo per la trasformazione di un'organizzazione democratica in un circolo privato i cui soci fondatori -autoproclamatisi tali- si apprestano a farne l'uso che piu' gli aggrada: cosa che non e' malvagia di per se', ma che diventa illegittima nel momento in cui esiste uno statuto.
E non serve che il tesoriere mi dica che se ne assume lui la responsabilita', perche' ha gia' dimostrato di essere incapace a gestire questa responsabilita'.
Quindi si abbia la responsabilita' di prendere atto delle prorpie incapacita' e non solo il terrore di perdere qualcosa.
Questo ovviamente vale se chi sta leggendo crede che l'antiproibizionismo sia determinante per una politica di liberazione.
Se invece si hanno altre priorita' -senza entrare nel merito- ci si dedichi ad altro, ma non si impedisca che altri facciano.