Stai usando, Marco, un metodo di merda: per contestare cio ' che dice il tuo interlocutore, gli fai dire cio' su cui tu ti senti piu' attrezzato per rispondergli, evitando accuratamente dientrare nel merito delle questioni sollevate.

Io ricordo solo che tu, anche per tua ammissione, non stai facendo il tesoriere.

Ricordo, come hai fatto anche te, che il segretario da te proposto e votato dal crongresso, e' inesistente.

Ricordo che il congresso ha stabilito, praticamente, di sciogliersi nel Pr in virtu' di un processo di aggregazione nuova in corso nell'area radicale.

Ricordo che questo processo sta subendo delle battute di arresto e si sta modificando in corso d'opera, in una direzione -a mio avviso- a-democratica e dove la battaglia antiproibizionista e' in secondo piano (non annullata, ma in secondo piano), e, visto che il Cora ha -invece- questa priorita', sarebbe opportuno, quanto meno discutere se cio' che ha deciso il congresso di Parigi sia valido o meno. Non fare nulla, credo che porti il Cora alla sua fine. Abbiamo gia' perso il treno delle elezioni europee -dove, checche' se ne dica, l'opzione antiproibizionista sara' presente come uno slogan tra gli abituali trentamila di non so quale lista Pannella o Bonino o radicali italiani che -giustamente per loro- presenteranno altre priorita'.

Se tu se impegnato altrove, diccelo, anzi dillo a tutto il Cora nei luoghi preposti per la bisogna. Io, alla logica di muoia Sansone con tutti i filistei che sta perseguendo nostro nonno, non ci sto. Non sono disposto ad azzerarmi e a non fare tesoro di cio' che ho contribuito a costruire in questi anni di tutta la mia vita. Tiro fuori le unghie e mi do' da fare, ma solo -lo ripeto anche a me stesso per non farmi indurre in tentazione- dove parlare significa potere.