"Le relazioni tra i militari cinesi e la popolazione tibetana a Dram (Zhangmu) 700 chilometri a sudovest di Lhasa, sono molto tese," ha detto a Katmandu un tibetano che conosce bene quella zona. "Sembra che spesso i soldati cinesi non paghino quando mangiano nei ristoranti tibetani, infastidiscano le donne e picchino coloro che cercano di intervenire" ha aggiunto. Il 20 giugno un tibetano di nome Tsering Gya stato inseguito per oltre 300 metri e poi accoltellato otto volte da tre uomini descritti dai testimoni come soldati (probabilmente membri della Polizia Popolare Armata, dopo il cambio di personale avvenuto ai primi di giugno nella locale guarnigione, piuttosto che militari dell'Esercito), dopo che aveva cercato di dissuadere i militari dall'attaccare un ragazzo tibetano di nome Kun-jam che era gi stato percosso, accoltellato e gettato in strada da un tetto, o da un balcone, durante la caccia ad un sospetto. Quando i mercanti, quasi tutti originari dell'Amdo come le due vittime, si sono recati a protesta
re davanti agli uffici governativi un poliziotto, o un esponente delle forze paramilitari cinesi, ha puntato il suo fucile contro la folla ma stato disarmato dai manifestanti. (EuroTibet News N·1)