Lhasa, 9 luglio. Radio Lhasa ha annunciato che sono stati condannati cinque tibetani: Chimi Dorje, Lobsang Khyi-kyag, Pema Tsering (a quindici anni), Lobsang Palden, Jampa Tashi (a 12 anni) con la conseguente perdita dei diritti politici per 5 e 4 anni rispettivamente. La televisione ha specificato che i cinque sono stati arrestati a Pashoe in Chamdo e condannati per propaganda controrivoluzionaria. I cinque sono stati ritenuti colpevoli di aver affisso manifesti inneggianti alla indipendenza del Tibet e di aver infranto la targa di un edificio del Partito Comunista. La trasmissione televisiva ha commentato il verdetto come "un segnale per tutti coloro che vogliono minare la stabilità del Tibet o la sua fedeltà a Pechino". Lo stesso tribunale ha condannato alla pena capitale un tibetano di nome Aten accusato di omicidio. Questo il primo annuncio di una condanna a morte citato dai media dal febbraio 1991. A seguito della campagna di affissione di manifesti nella città di Chamdo e nella regione del Kham 8 tibe
tani sono stati arrestati. Il 9 febbraio, durante un importante festival religioso a Dayab, sei monaci del monastero di Bhu Gon, il più grande della zona, sono stati arrestati con l'accusa di aver affisso manifesti sui muri dei principali edifici della città. (EuroTibet News N·1)