Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
ven 02 mag. 2025
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Conferenza Tibet
Partito Radicale Centro Radicale - 25 novembre 1994
La Francia vieta manifestazioni contro l'arrivo di Jiang Zemin.

Parigi, 8 settembre. Le autorità francesi hanno vietato su tutto il territorio nazionale le previste manifestazioni di protesta contro la visita di 5 giorni in Francia del presidente cinese Jiang Zemin. Gli esponenti dei gruppi per la difesa dei diritti umani hanno denunciato con forza il divieto affermando inoltre che questo inaudito atto repressivo imposto da Parigi era conseguenza delle pressioni cinesi ed hanno inoltre minacciato di sfidare le misure poliziesche e tenere ugualmente una dimostrazione davanti all'ambasciata cinese a Parigi. Gerard Fuchs, segretario dell'Ufficio relazioni internazionali del Partito Socialista (attualmente all'opposizione) ha dichiarato che: "Questa decisione indegna della Francia e mostra bene quale sia la considerazione del governo verso i valori che sono alla base della nostra Repubblica". Cai Chong-guo, portavoce della Federazione per la democrazia in Cina, ha detto che "... la prima volta che una nazione occidentale vieta dimostrazioni di militanti cinesi democratici; i

n futuro il governo di Pechino disprezzerà ancora di più quello francese per questa sua mancanza di dignità". Il Comitato per la Salvezza del popolo e della cultura tibetani ha diffuso un comunicato in cui tra l'altro afferma che, "... la Francia, il Paese dei diritti umani, importa i metodi repressivi prevalenti in Cina. La stessa libertà di espressioni oggi minacciata in Francia". L'attuale presidente Mitterand aveva detto, al tempo del massacro della Tienanmen, che, "... un regime che massacra i propri giovani non ha un futuro".

11 settembre. L'agenzia Ap, in una corrispondenza da Bordeaux, riporta che Jiang Zemin, nel quarto giorno della sua visita ufficiale, stato accolto da gruppi di manifestanti mentre scendeva dal treno che lo aveva portato a Bordeaux da Parigi. Sin dall'arrivo in Francia del presidente cinese, gruppi di manifestanti erano stati fermati ogni giorno dalla polizia ma alla fine, dopo una grande ondata di proteste, le autorità francesi hanno dovuto permettere una manifestazione davanti all'ambasciata cinese contro la repressione in Cina e l'occupazione illegale del Tibet. Nonostante la revoca del divieto a manifestare contro Jiang, 18 persone sono state fermate per avere bandiere tibetane e uno striscione contro il massacro della Tienanmen. 300 persone aderenti alle organizzazioni per la democrazia in Cina e ai gruppi di sostegno per il Tibet hanno dato vita a una dimostrazione a Parigi e una manifestazione per il Tibet ha avuto luogo anche a Bordeaux ma solo dopo la partenza di Jiang. Tra i gruppi che hanno chiest

o a Mitterand di parlare dei diritti umani figuravano anche lo Human Rights in China di New York e il Reporters senza confini di Montpelier (Francia). Dopo la partenza di Jiang, la Comunità tibetana di Francia, ha presentato a differenti tribunali una richiesta di indagine sulla legalità dei provvedimenti relativi al divieto di manifestazioni. (EuroTibet News N·2)

 
Argomenti correlati:
stampa questo documento invia questa pagina per mail