Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
gio 01 mag. 2025
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Conferenza Tibet
Partito Radicale Centro Radicale - 2 dicembre 1994
'LIE HO PAO' PARLA DI UN INCONTRO MILITARE PER DISCUTERE I PIANI DI ATTACCO A TAIWAN.

Hong Kong, 16 ottobre. Il giornale nipponico 'Sankei Sinbun' afferma, citando un documento interno ultraconfidenziale del Partito Comunista Cinese, che si è tenuta una riunione segreta della Commissione Centrale Militare (CCM) del Partito durante la quale è stato discusso un piano per attaccare militarmente Taiwan. Il documento evidenzia che oggi il principale rischio per la Repubblica Popolare Cinese è rappresentato dalla divisione del Paese e le forze che si battono per "l'indipendenza di Taiwan" costituiscono il nemico principale. Il documento afferma inoltre che sono state condotte numerose esercitazioni militari preparatorie ad una offensiva contro Taiwan. Secondo questa relazione ci si dovrà preparare al sacrificio di cinque divisioni aereotrasportate e dieci divisioni di fanteria oltre a tutte le vittime dei combattimenti ma, "è un prezzo da pagare per l'unificazione". La riunione della CCM si è tenuta a Pechino lo scorso 11 Luglio, è stata presieduta dai vicepresidenti Liu Huaqing e Zhang Zhen e vi h

anno partecipato numerosi alti esponenti del Partito Comunista e dell'Esercito cinesi. Zhang Wannian, Capo di Stato Maggiore, ha dichiarato che l'indipendenza di Taiwan è più pericolosa di quella del Tibet ed ha aggiunto che il maggior pericolo per la Republica Popolare Cinese è la rottura dell'unità nazionale. Riferendosi al collasso dell'Unione Sovietica Zhang ha detto, "Non permetteremo che una cosa simile avvenga in Cina almeno fino a quando gli uomini della nostra generazione saranno ancora in vita. All'interno del pericolo reale di una rottura dell'integrità del nostro territorio dobbiamo guardare con molta attenzione a Taiwan. In confronto con il Tibet Taiwan costituisce un pericolo di gran lunga maggiore". Secondo l'analisi di Zhang si devono tener presenti diversi aspetti del problema. Primo, il Tibet è sotto il pieno controllo del Partito Comunista mentre da oltre40 anni Taiwan è governata da altre forze. Secondo, coloro che si battono per l'indipendenza tibetana possono operare solo all'estero men

tre non hanno nessuna base in Tibet; al contrario le forze che sostengono l'indipendenza di Taiwan hanno solide basi nel loro Paese. Terzo, i sostenitori dell'indipendenza del Tibet non sono economicamente autosufficienti e non hanno alcun potere militare mentre l'economia di Taiwan non può essere sottovalutata e il suo moderno esercito, forte di 450.000 unità, supera quello di una divisione militare regionale del Partito Comunista Cinese. Quarto, anche se il Tibet non si trova in una regione facilmente accessibile è comunque raggiungibile via terra mentre Taiwan è separata dal continente da circa cento chilometri di oceano. Quinto, il Tibet si trova alla frontiera sudoccidentale e non ha molta influenza sulle regioni centrali e sulle città costiere al contrario di Taiwan la cui influenza può facilmente raggiungere Hong Kong, Macao e l'intera Cina meridionale. Al momento gli Stati Uniti, la Russia, il Giappone e il Vietnam non costituiscono più una effettiva minaccia, nè tantomeno il nemico principale che è

invece rappresentato dalle forze che lavorano per l'indipendenza di Taiwan. (EuroTibet News N·4)

 
Argomenti correlati:
stampa questo documento invia questa pagina per mail