Dharamsala, 17 Ottobre. Una delegazione di donne tibetane in esilio e di loro sostenitori ha espresso oggi una forte protesta per la mancanza di interessamento da parte delle Nazioni Unite riguardo al loro diritto di partecipare alla Quarta Conferenza Mondiale Femminile che si terrà a Pechino nel 1995. I tibetani in esilio temono che verrà loro negato il visto di ingresso per poter partecipare alla conferenza di Pechino. Questo aspetto della questione non era stato affrontato nel documento dell'ultimo Forum delle Organizzazioni Non Governative (NGO) che operano nell'ambito dell'ONU. La delegazione tibetana ha risposto a questa grave omissione pubblicando un documento, che ha già ricevuto l'appoggio di oltre cento NGO, in cui si chiede per tutti la libertà di partecipare alla conferenza. La signora Namgyal Phala, presidente dell'Organizzazione delle Donne Tibetane in Svizzera, ha dichiarato, "Le donne tibetane che vivono sotto l'occupazione cinese soffrono persecuzioni e violenze quando tentano di esprimere l

iberamente le loro idee. Noi che viviamo in esilio abbiamo quindi la responsabilità di dire la verità sulle terribili condizioni in cui versano le donne in Tibet. Il governo cinese deve fermare la violenza e le repressiva politica di pianificazione famigliare contro le donne tibetane". (EuroTibet News N·4)