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Conferenza Tibet
Partito Radicale Centro Radicale - 2 dicembre 1994
LA CINA RILASCIA QUATTRO PRIGIONIERI TIBETANI.

Pechino, 6 Novembre. Secondo quanto riporta l'UPI, "La Cina ha rilasciato quattro tibetani tra cui uno dei più famosi monaci dissidenti. Tutti i prigionieri hanno dichiarato di essere stati trattati 'bene' durante la loro detenzione. L'agenzia Xinhua ha comunicato che, 'Quattro criminali in Tibet sono stati rilasciati sulla parola'. Del gruppo facevano parte due monaci, un contadino e una commerciante che erano stati tutti incarcerati per affermazioni 'controrivoluzionarie' inerenti al dominio cinese sulla remota regione himalayana. Il più conosciuto era Yulo Dawa Tsering, un monaco di 65 anni, che si trovava in carcere dal 16 Dicembre 1987 ed era stato condannato, oltre un anno dopo il suo arresto, a 10 anni di galera per una conversazione avuta con un gruppo di turisti italiani. Yulo Dawa era stato accusato di aver detto che i giornalisti dovrebbero essere liberi di visitare il Tibet e che il Dalai Lama non dovrebbe tornare dall'esilio prima che 'la situazione sia completamente mutata'. Il secondo monaco,

il sessantasettene Thupten Namdrol, fu condannato a nove anni di prigione negli stessi mesi e con le stesse accuse (cercare di dividere la nazione) di Yulo. I dettaglie delle sue colpe non sono conosciuti ma sembra siano legati ad alcune lettere in cui 'incitava alla discordia e al separatismo'. Il terzo tibetano, Tsewang Palden di 62 anni, è un falegname che venne arrestato il 6 Dicembre 1991 mentre si trovava in visita ai suoi parenti nel Tibet centrale, anche per lui l'accusa era quella di separatismo. La quarta prigioniera è Chundag, una trentottenne commerciante di Lhasa, la cui condanna a sette anni è stata commutata in una a due anni e mezzo per buona condotta. Non sono noti i particolari relativi al suo crimine che comunque rientrava sempre nell'ambito dei tentativi di dividere la nazione". (EuroTibet News N·4)

 
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