New Delhi, 9 Novembre. Secondo l'agenzia UPI, "I dirigenti tibetani in esilio hanno dichiarato mercoledì che il recente rilascio di quattro prigionieri tibetani da parte di Pechino è dovuto a ragioni propagandistiche e non a un cambiamento della politica cinese riguardo ai diritti umani. I dirigenti tibetani hanno chiesto un immediato e incondizionato rilascio di tutti i prigionieri politici. 'L'annuncio cinese non costituisce alcun cambiamento significativo nella loro politica', ha dichiarato Kalon Tenzin N. Tethong, portavoce del Dalai Lama. 'Il mondo è stato già testimone in passato di questi espedienti cinesi', ha aggiunto Tethong che ha inoltre affermato che Pechino ha ordinato il rilascio dei tibetani insieme a quello di quattro dissidenti cinesi per convincere la comunità internazionale a concedere alla Cina maggiori facilitazioni economiche. Lo scorso mese Pechino ha annunciato un piano per portare il Tibet nel 21· secolo investendo nella regione un miliardo di dollari per la costruzione di strade, f
errovie, aereoporti e networks televisivi. Nonostante questi progetti di sviluppo, gli esiliati tibetani che vivono nell'India settentrionale sostengono che le autorità cinesi stanno cercando di sopprimere il Buddhismo tibetano. 'Il Dalai Lama è una fonte di rifugio spirituale per tutti i devoti del Buddhismo tibetano', ha detto il portavoce del Dalai Lama. 'La proibizione di possedere foto del Dalai Lama è una palese negazione della libertà religiosa in Tibet'. Secondo il governo tibetano in esilio la Cina ha proibito foto e ritratti del Dalai Lama. Rappresentanti della comunità dei rifugiati affermano che Pechino sta restringendo le già poche opportunità educative dei bambini tibetani. I funzionari del Partito Comunista del Tibet che erano soliti mandare i loro figli in India a studiare nelle scuole gestite dai profughi sono stati obbligati a richiamare i bambini in patria pena l'espulsione dal Partito. 'La liberazione dei quattro prigionieri politici può essere collegata alla prossima visita in Tibet di A
bdelfattah Amor, responsabile per le questione di intolleranza religiosa delle Nazioni Unite', ha detto Kalong Tethong". (EuroTibet News n·5)