Washington, 30 November. Lo scorso 14 Novembre le Nazioni Unite hanno aperto, nella capitale provinciale del Kunming, un forum sugli investimenti economici suscitando forti proteste di numerose organizzazioni per i diritti umani secondo le quali l'ONU non dovrebbe avere niente a che fare con la strategia industriale della Cina in Tibet. Il forum era stato indetto per promuovere investimenti stranieri nelle industrie scelte dal governo cinese e che operano in diversi settori economici. L'agenzia dell'ONU che ha sponsorizzato il forum è l'UNIDO (United Nations Industrial Development Organization), un ramo poco noto delle Nazioni Unite con base a Vienna. E' stata la prima volta in cui un'agenzia dell'ONU ha cooperato con la Cina riguardo allo sviluppo industriale del Tibet, un ambito molto controverso che è strettamente collegato al problema dell'insediamento di coloni cinesi in quella regione ed a un' ulteriore marginalizzazione dei tibetani. "Sembra che l'UNIDO sia coinvolto in un programma discriminatorio in
Tibet che beneficia unicamente le industrie cinesi", ha detto Lodi Gyari, presidente dell'International Campaign for Tibet, un'organizzazione che si batte per la difesa dei diritti umani sul Tetto del Mondo. "Il Tibet si sta rienpiendo di operai e industrie cinesi e le Nazioni Unite hanno dato la loro approvazione a tutto questo", ha denunciato Gyari. Il fatto se queste aziende siano gestite e composte da personale tibetano o cinese non è stato minimamente preso in considerazione. I funzionari dell'UNIDO presenti al forum, e che sono al corrente dei progetti cinesi per il Tibet, non hanno però alcuna idea di quanti tibetani potranno essere coinvolti in questi "piani di sviluppo". L'attività dell'UNIDO in Tibet è molto scarsa ma la sua partecipazione a questo forum rappresenta indubbiamente una vittoria per Pechino che sta cercando con ogni mezzo aiuti internazionali per i suoi programmi economici e nel contempo distogliere l'attenzione dell'opinione pubblica dai problemi politici e dalla repressione in Tibe
t. Questa cooperazione economica potrà essere interpretata come una legittimazione delle politiche cinesi e della loro occupazione del Tetto del Mondo. (EuroTibet News N·6)