Oggi, con la manifestazione che si terrà alle ore 15.30 davanti
all'ambasciata cinese di Bruxelles, si concluderà una settimana
di mobilitazione sul Tibet. Il tempo, naturalmente, non é stato
particolarmente clemente. I primi tre giorni sono stati
caratterizzati da un vento gelido quanto esagerato. Per due
volte il tavolo, nonostante l'ancoraggio, si é rovinosamente
rovesciato ed il vento ha sparso per tutta la piazza i volantini
contenuti dentro una delle scatole che usavamo (appunto) per non
"perderli", riempiendo, con grandi gesti di simpatia dei
commercianti della Monnaie, uno dei pochi alberi "spogli"
presenti, come se fosse natale e tutta la piazza circostante.
Solo la neve sembrava poter mettere in dubbio la nostra presenza
costante al tavolo (insieme agli amici del Tibet di Bxl, in
realtà presenti solo con il loro presidente) ma comunque non
siamo mancati al nostro appuntamento giornaliero contro il tempo
e con la gente. Ieri finalmente una giornata meno fredda e
riscaldata dal sole (Ore 14:00 - temperatura 6 gradi). Abbiamo
trovato un certo interesse nella gente e speriamo che tutti
coloro che ci assicuravano la loro presenza alla manifestazione,
oggi siano presenti con noi davanti all'ambasciata. Alla radio é
passato il comunicato che abbiamo diffuso.
Quello che segue é il testo pubblicato sull'agence europe, in seguito al quale un rappresentante dell'ambasciata cinese é venuta a cercare Gianfranco dell'Alba nel suo ufficio al Parlamento Europeo, per ricevere maggiori chiarimenti sul significato di "Tibet Libero" perché la cosa, secondo lui "...è impossibile !!"
(EU) UE/PE/TIBET: INIZIATIVE DELL'INTERGRUPPO TIBET PER IL 10
MARZO
Bruxelles, 09/03/1995 (Agence Europe) - Per sostenere la
marcia per la pace di Dharamsala a Dehli, che iniziera' il 10
marzo prossimo - su iniziativa del Tibetani in esilio - per il
36esimo anniversario della rivolta tibetana contro le autorita'
cinesi (10 marzo 1959), l'intergruppo "Tibet" del Parlamento
europeo organizza questa settimana a Bruxelles, in
collaborazione con l'associazione "Les amis du Tibet", una serie
di iniziative che culmineranno, venerdi' 10 marzo alle ore 15,
in una manifestazione pacifica dinanzi all'Ambasciata di Cina in
Belgio. Durante tutta la settimana, vi sara' una permanenza
Place de la Monnaie, per permettere in particolare la firma di
una petizione dell'Intergruppo in cui sono ripresi gli obiettivi
perseguiti dalla marcia per la pace, ossia: - cessazione
immediata degli insediamenti di popolazione cinese in Tibet; -
apertura, sotto l'egida delle Nazioni Unite, di una conferenza
cino-tibetana sul futuro del Tibet; - liberazione senza
condizioni di tutti i prigionieri politici in Tibet; -
cessazione dello sfruttamento incontrollato delle risorse
naturali e dell'ecosistema tibetano; - invio di una delegazione
dell'ONU in Tibet; rispetto della religione, della cultura e
della lingua tibetane. "Con queste iniziative, vogliamo far
progredire gli ideali del Dalaï Lama per permettere al popolo
tibetano di ritrovare la sua autonomia, o persino la sua
indipendenza. Al termine della marcia, esamineremo la
possibilita' di organizzare nel 1996 il primo grande Satiagra
(digiuno in quanto impegno non violento per una causa politica:
NDR) collettivo mondiale", ha dichiarato alla stampa Gianfranco
Dell'Alba (membro italiano del gruppo dell'Alleanza radicale
europea), vicepresidente dell'Intergruppo.