Vorrei rivolgere un sentito e affettuoso ringraziamento all'Associazione Italia-Tibet e a tutti coloro che hanno partecipato all'organizzazione della settimana per il Tibet tenutasi a Roma dal 6 al 10 Marzo. In modo particolare vorrei ringraziare il Partito Radicale (Marina Sisani e Paolo Pietrosanti in modo particolarissimo) e Radio Radicale per il grande impegno profuso nell'organizzazione degli incontri e della manifestazione conclusiva. La creatività e l'intelligenza politica di Lucio Bertè e del gruppo antiproibizionista di Milano hanno consentito altre iniziative molto importanti quali la bandiera tibetana sulla cima del Monte Bianco (e il relativo servizio televisivo di Canale 5) e l'accensione notturna, che ancora continua, delle finestre del Pirellone in modo da poter comporre la scritta Save Tibet che è visibile da quasi ogni angolo di Milano. Secondo la mia personale valutazione il risultato della mobilitazione è nel complesso positivo nonostante la poca attenzione prestata dalla stampa all'inizia
tiva.
Questa settimana i nostri sforzi sono concentrati nel dare una mano ad Amnesty International che sta portando in Italia il monaco buddhista tibetano Palden Gyatso che ha trascorso, per reati d'opinione, oltre 20 anni nelle carceri cinesi dove ha potuto conoscere ogni genere di torture e di sevizie sia fisiche sia psicologiche.
All'inizio di Aprile si terrà il congresso del Partito Radicale Transnazionale e sarebbe importante che quanti sono interessati alla questione tibetana vi partecipassero in modo da gettare le basi per l'organizzazione delle future mobilitazioni sul Tibet, prima tra tutte, quella del Satyagraha del 1996. Per quanto mi riguarda interverrò personalmente al congresso del Partito Radicale Transnazionale per proporre a questo partito, a cui sono iscritto dal 1993, di creare una sorta di "finestra permanente" sulla lotta del popolo tibetano in quanto essa rappresenta una sorta di paradigma di molti degli ideali di azione politica che sono alla base dell'attività del Partito Radicale Transnazionale.
Ancora un sentito ringraziamento a tutte le amiche e gli amici del Tibet... Perché il Tibet viva.
Piero Verni
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