Washington, 5 Febbraio 1995. Secondo l'UPI, "Funzionari del Partito Comunista Cinese hanno accusato i sostenitori del Dalai Lama di boicottare gli sforzi della Cina per portare l'isolata regione del Tibet fuori dalla povertà e di volere, con le loro attività secessioniste, gettare il Paese in 'un 'abisso di miseria e sofferenza'. 'Appoggiata da forze ostili occidentali, la fazione del Dalai Lama non ha interrotto nemmeno per un istante la sua attività separatista', ha scritto in un un suo articolo il Tibet Daily citando fonti delle forze di sicurezza di stanza in Tibet".