Londra, 10 febbraio 1995. Secondo il Tibet Information Network, "Uno dei più noti dissidenti tibetani, che ha trascorso 27 anni nelle carceri cinesi per attività indipendentiste, ha apertamente criticato le autorità di Pechino e negato di aver mai 'riconosciuto le sue colpe'. E' la prima volta che un importante personaggio tibetano esprime pubblicamente il suo dissenso mentre si trova in Tibet. la dichiarazione è stata pubblicata questa settimana in un rapporto delle Nazioni Unite che chiede alla Cina di migliorare la legislazione relativa alla libertà religiosa e di rilasciare i credenti detenuti per motivi spirituali. Yulo Dawa Tsering, già abate di un monastero, teologo e uno dei più vecchi prigionieri di coscienza tibetani, ha rilasciato questedichiarazioni a tre settimane dal suo rilascio dopo 7 anni di carcere. In precedenza Yulo aveva interamente scontato un'aaltra condanna a 20 anni".