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Conferenza Tibet
Pobbiati Paolo - 24 marzo 1995
Palden Gyatso

Palden Gyatso, monaco tibetano ed

ex-prigioniero di coscienza, ha terminato

la sua visita in Italia, dopo aver

portato la testimonianza della sua

terribile esperienza in diversi incontri

pubblici.

E' sempre stato accolto con grandi

manifestazioni di affetto e di

solidarieta' e ha suscitato enorme

commozione in tutti coloro che lo hanno

ascoltato, non soltanto per la

drammaticita' del suo racconto

(anche chi, come me, lavora da anni

per Amnesty International, si e' reso

conto di quanto la realta' sia peggiore

di quanto potessimo immaginare), ma anche

per la grande nobilta' d'animo che questo

omino, gravemente segnato nel fisico e

nello spirito da trentatre anni tra

carcere e campo di lavoro fra

maltrattamenti e torture, ha dimostrato.

Nei dieci giorni che ho vissuto con lui

non ho mai scorto traccia di odio o anche

solo di risentimento nei confronti dei

suoi torturatori. Chiede solo giustizia e

diritti umani per il suo popolo. Una

grande lezione per noi.

Mi resta il rammarico che la sua storia

sia stata ascoltata da un numero di

persone relativamente basso; purtroppo, i

costi e una serie di problemi

organizzativi di non facile superamento,

alcuni dei quali risolti solo pochi

giorni prima del suo arrivo, ci hanno

indotto a mantenere un numero limitato di

tappe.

Deludente il riscontro sulla stampa;

presi tra i capricci della politica

italiana ed eventi letterari quali

l'uscita del libro di Naomi Campbell, i

giornali italiani non hanno dato a questo

personaggio lo spazio che forse avrebbe

meritato, e che i media di altri paesi

hanno invece concesso in grande abbondanza.

Vorrei invece ringraziare tutti gli amici

che, non essendo di Amnesty, hanno

collaborato con grande entusiasmo a

questo evento; in primo luogo

l'Associazione Italia-Tibet, e in

particolare Piero Verni, Karma Chuckey e

Vicki Sevegnani, e poi Lucio Berte' e

Patrizia (non so il cognome) degli

Anti-Proibizionisti. E' confortante, per

noi di Amnesty, che siamo tutti

volontari e che spesso ci inventiamo le

cose senza poter contare su di una

efficace struttura organizzativa,

ricevere aiuto da parte di persone che,

pur non facendo parte dell'associazione,

ne condividono evidentemente alcuni valori

di fondo e che non esitano a fornirci il

loro aiuto. Grazie di cuore.

Amnesty produrra' una videocassetta con

la testimonianza di Palden che potra'

essere richiesta anche da non soci. Vi

daro' presto altri particolari su

Conferenza Tibet.

 
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