amnesty international
C I N A
Aggiornamento su 11 monache tibetane arrestate nel 1993
Gyaltsen Kelsang muore subito dopo il rilascio
27 Aprile 1995
AI Index: ASA 17/25/95
DISTR: REL CO/GR/SC
Una monaca di 24 sarebbe morta subito dopo il suo rilascio avvenuto per
ordine dei medici. La causa della morte di Gyaltsen Kelsang avvenuta il
20 Febbraio 1995 ignota, ma avrebbe subito numerosi maltrattamenti
durante la detenzione, avvenuta in condizioni particolarmente dure e,
recentemente, le era stata diagnosticata una grave forma di sofferenza
renale.
Gyaltsen Kelsang fu arrestata con dieci altre monache del Monastero di Garu,
a nord di Lhasa, il 14 Giugno 1993. Esse furono accusate di avere preso
parte a una dimostrazione a favore dell'indipendenza, ma sembra evidente
che le monache furono arrestate prima che potessero incominciare a
inscenare la loro protesta. Gyaltsen Kelsang fu poi condannata a due anni
di detenzione.
Al momento del suo arresto, nel giugno 1993, e anche dopo il suo arrivo
alla prigione di Drapchi a Lhasa, Kelsang Gyaltsen sarebbe stata percossa.
Una fonte ufficiosa tibetana ha affermato che "e' stata duramente picchiata a
Drapchi; in seguito divenne molto debole ma fu comunque mandata al lavoro
forzato". La stessa fonte ha precisato che "un anno dopo il suo arresto la
sua salute peggioro' tanto che non si mosse dal letto per piu' 20 giorni,
ma le guardie carcerarie non si curarono affatto di lei".
Verso la fine di Novembre 1994 sarebbe stata trasportata dalla prigione di
Drapchi ad un ospedale della polizia a Lhasa dove le fu diagnosticata una
grave sofferenza ai reni. Dopo il suo ricovero in ospedale le sue
condizioni sarebbero ulteriormente peggiorate, tanto da perdere la capacita'
di movimento degli arti inferiori e comincio' a soffrire di disturbi al
linguaggio. Un tibetano che la visito' nel Novembre 1994 disse: "dalla vita
in giu' era tutta pelle e ossa e aveva perso la sensibilita' in entrambe le
gambe ... non riusciva a mangiare e la pelle del suo volto era molto secca
e screpolata. Aveva paura di morire e faceva molta fatica a parlare. Disse
che sarebbe morta presto."
Un mese dopo il suo ricovero, la salute di Gyaltsen Kelsang non aveva
registrato ancora alcun miglioramento e lei fu inviata nella casa dei suoi
genitori su ordine dei medici. Fu richiesto ai genitori di riferire una
alla settimana alle autoritß sulle condizioni di loro figlia e fu combinato
un ricovero presso l' Ospedale Medico Tibetano, dove rimasta per nove
settimane. E' morta a casa dei suoi genitori nei sobborghi di Lhasa, sette
giorni dopo aver lasciato l'ospedale. La sua condanna sarebbe terminata nel
giugno 1995.
Un'altra delle undici monache arrestate il 14 Giugno 1993, Gyaltsen Pelsang,
sarebbe stata rilasciata il 9 Febbraio 1995 sebbene fonti ufficiali cinesi
avevano affermato che fosse stata liberata gia' a meta' del 1994 in ragione
della sua giovane eta'. Gyaltsen Pelsang avrebbe avuto 15 anni al
momento del suo arresto, ma pare che ne avesse solo 13. Conformemente a
quanto affermato da fonti tibetane, era detenuta nel centro di detenzione
di Gutsa, appena fuori Lhasa dove e' inviata la maggioranza dei prigionieri
tibetani piu' giovani, spesso senza che venga formalizzata un'accusa
e senza processo. Molti detenuti a Gutsa sono soggetti a torture e
maltrattamenti. Gyaltsen Pelsang nacque con la gamba di destra
handicappata, motivo per cui aveva bisogno di cure mediche durante la
detenzione.
Nel Giugno 1994, in risposta a una lista di prigionieri inviata dal Governo
USA,le autorita' cinesi indicarono Gyaltsen Pelsang come detenuta ma "non
ancora processata come criminale". Nell'Ottobre 1994, fu datto ai membri di
una delegazione di diplomatici dell'Unione Europea che hanno visitato Lhasa
che lei era stata rilasciata "perche' aveva un'eta' inferiore a quella
necessaria per essere imputati di responsabilita' criminali".
L'articolo 14 del Codice Criminale Cinese fissa l'eta' minima per la
responsabilita' criminale a 16 anni nella maggior parte dei casi e a 14
per certi "seri" delitti; in tal modo Gyaltsen Pelsang, a 13 anni di eta',
era troppo giovane per essere processata da un tribunale. Comunque ha
passato piu' di 19 mesi in detentione senza accusa ne processo.
Secondo una testimonianza, subito dopo essere stata portata a Gutsa,
avrebbe inscenato, assieme ad altre monache, una breve protesta,
gridando slogans indipendentisti e richiedendo di essere processate. A
causa di questo fatto le furono negate le visite dei famigliari per tutto
il tempo della sua detenzione e fu sempre negata ai suoi genitori
qualsiasi informazione circa il suo stato di salute e le sue condizioni di
detenzione.
Delle altre nove monache arrestate a 14 Giugno 1993, otto si troverebbero
in prigione a Drapchi scontando sentenze dai due ai sette anni. Secondo
fonti tibetane, Ngawang Chendrol (anche conosciuta come Ngawang Peldrol),
di 18 anni, condannata a tre anni, si troverebbe in precarie condizioni di
salute e si troverebbe attualmente a casa per ordine dei medici. Si sarebbe
ammalata in prigione a Drapchi e sarebbe poi stata trasferita in ospedale
nel Gennaio 1995. Una monaca tibetana, che era stata in prigione con lei,
ha detto che Ngawang Chendrol era stata duramente picchiata durante la
detenzione e che anch'essa soffriva di gravi disturbi ai reni resi piu'
gravi dalla malnutrizione.
Le sentenze pronunciate contro quattro delle nove monache non erano
state rese note originariamente; tuttavia alcune fonti ora affermano che
Ngawang Chime, di 19 anni, e Ngawang Choekyi, di 21, sono state condannate
a quattro anni di prigione, Ngawang Palmo, di 22, a tre anni e si pensa che
Rinchen Drolma, di 23, sia stata condannata a due o quattro anni.
Non ci sono ulteriori novita' circa le altre quattro monache: Gyaltsen
Sangmo, di 24 anni, sta scontando una condanna a tre anni, Ngawang
Keldron, di 19, di cinque anni, Ngawang Dedrol, di 25, e Phuntsog Choekyi,
di 22, furono entrambe condannate a sei o sette anni di prigione.
Amnesty International esprime la sua preoccupazione per il fatto che
Gyaltsen Kelsang e' la terza giovane donna tibetana a morire subito
dopo il rilascio dalla prigione dall'Ottobre 1992. Richiede quindi alle
autorita' cinesi di fornire informazioni circa la data nella quale
la malattia di Gyaltsen Kelsang fu diagnosticata per la prima volta,
quale fu esattamente la diagnosi, quali cure furono prescritte e
quali cure lei ha ricevuto. Chiede inoltre alle autorita' di rivelare se ha
avuto luogo un'autopsia per determinare le cause della morte di
Gyaltsen Kelsang e che, nel caso questa sia avvenuta, che i suoi risultati
vengano resi pubblici.
*---- Amira V1.00 ----* - NR