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Conferenza Tibet
Rizzo Massimiliano - 4 maggio 1995
IL DALAI LAMA ACCUSA LA CINA PER IL REFERENDUM

Dharamsala, 9 Marzo 1995. Secondo l'AFP, "Il Dalai Lama ha denunciato l'occupazione cinese del Tibet e ha chiesto un referendum tra i tibetani per decidere il futuro del loro movimento indipendentista. Il Dalai Lama, in una dichiarazione resa nota in occasione del 36 anniversario dell'insurrezione di Lhasa del 1959, ha anche avvertito che il rifiuto di Pechino di negoziare con lui potrebbe portare ad un'esplosione di violenze n Tibet. Il Dalai Lama ha inoltre accusato il governo cinese di incrementare la repressione in Tibet e di far cadere i suoi ripetuti tentativi di risolvere pacificamente e tramite negoziati, il problema del Tibet. Il Dalai Lama ha anche affermato che molti tibetani sono critici nei confronti della sua politica nei confronti della Cina e che è venuto il tempo per decidere cosa fare nel futuro attraverso un referendum. 'Il referendum dovrebbe cercare di chiarificare il corso politico della nostra battaglia', ha scritto il leader tibetano in un documento di tre pagine reso noto oggi dalla

sua residenza di Dharamsala. 'Capisco che nelle attuali condizioni sarebbe impossibile tenere un vero referendum in Tibet, nondimeno saremo in grado di trovare il modo per raccogliere opinioni rappresentative dalle differenti regioni del Tibet e per condurre una dettagliata consultazione all'interno della comunità dei profughi'. Il documento non chiarisce quando si dovrebbe tenere il referendum ma, ha aggiunto il Dalai Lama, 'Ci tengo a chiarire che mentre ci stiamo preparando per questo referendum rimango disponibile ad ogni eventuale apertura cinese per dei negoziati. Una nostra delegazione è sempre pronta a riprendere i colloqui. Prima o poi una più aperta e flessibile leadership cinese dovrà comprendere l'importanza di risolvere la questione tibetana attraverso negoziati e in uno spirito di riconciliazione'".

 
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