Corriere della Sera, 16 maggio '95, pag. 9, firmato E.C.Test atomico sotterraneo. Gli Usa "Bando mondiale sugli esperimenti"
Washington. A pochi giorni dalla proroga permanente del trattato di non proliferazione nucleare, e mentre gli Stati Uniti annunciavano di volere un bando mondiale degli esperimenti atomici entro il '96, la Cina ha ieri condotto un test sotterraneo, il primo di una serie di cinque destinati a metterla tecnologicamente al passo con l'America e con la Russia. Sebbene assai modesto - l'esplosione e' stata di 40-50 kilotoni - il test ha suscitato le furiose proteste del Giappone, del Kazakhstan e dell'Australia, e la riprovazione degli Stati Uniti, che da due anni rispettano una tacita moratoria, come l'ex URSS. In risposta, la Cina ha subito assicurato che cessera' gli esperimenti non appena verra' approvato il loro bando mondiale, negando che si sia trattato di una provocazione.
Il duplice evento di ieri - l'annuncio americano e il gesto cinese - ha sottolineato la spinta internazionale a favore del divieto dei test e della non proliferazione. L'America, che ai tempi di Gorbaciov aveva rifiutato di abbracciare la moratoria da lui imposta nell'URSS, la vuole adesso estendere a tutto il mondo. L'ambasciatore USA Thomas Graham, il delegato speciale di Clinton alla conferenza di Ginevra, ha dichiarato al New York Times che il bando totale entro il '96 "e' una necessita'". Gli esperimenti nucleari sono soltanto sotterranei: quelli atmosferici sono vietati dal '63.
Dietro la rettifica americana, decisa da Clinton contro il parere del Pentagono, c'e' lo spettro dei cosiddetti Paesi fuorilegge, ossia l'Iran, l'Irak e altri regimi con ambizioni nucleari. Clinton si e' tardivamente convertito al verbo gorbacioviano per rendere loro piu' difficile procurarsi e sperimentare armi nucleari. I Paesi sospetti controbbattono che gli Stati Uniti, la Russia e altre potenze vogliono soltanto conservare il loro monopolio atomico. Ma Clinton mira anche ad abbassare il livello degli arsenali delle cinque grandi.
Il test cinese e' avvenuto ieri mattina a Lop Nol, non lontano dai confini del Kazakhstan. Lo scorso ottobre, un esperimento analogo aveva causato un aumento delle radiazioni nella capitale kazachistana di Alma Ata, e la protesta del vicino e' stata immediata. Il Giappone e' stato ancora piu' duro, minacciando di sospendere un prestito di quasi 7 miliardi di dollari.