Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
lun 10 mar. 2025
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Conferenza Tibet
Pobbiati Paolo - 26 giugno 1995
Il Panchen Lama rapito

C'e' qualcosa che non mi torna nella questione del

rapimento del giovane Panchen Lama da parte dei cinesi.

Quando, qualche settimana fa, e' stata data la notizia

del riconoscimento della reincarnazione di quella che

viene comunemente definita la seconda carica spirituale

per i buddhisti tibetani da parte del Dalai Lama, io,

come pure molte delle persone con le quali avevo avuto

occasione di commentare questo fatto, ero convinto che

il bambino in questione si trovasse gia' al di fuori del

Tibet al sicuro.

Non sono un tibetologo, e conosco molto poco delle

tradizioni e della ritualita' tibetane. Non so quindi

chi ne dove abbia seguito la procedura per il

riconoscimento del reincarnato.

Mi stupisce pero' l'annuncio di questo riconoscimento,

fatto direttamente dal Dalai Lama, persona dotata di

grande senso pratico e di un notevole acume politico,

che non poteva assolutamente non prevedere le reazioni

del governo cinese a una ¼provocazione tanto evidente.

Tanto piu' che, sapendo quali fossero i pericoli che il

bimbo avrebbe corso, l'annuncio era corredato dal nome e

dalla zona di provenienza. Quasi un invito ai cinesi ad

andarlo a cercare proprio li'. Era tutto sommato

abbastanza chiaro che avrebbero cercato di mettere le

mani sul nuovo Panchen Lama, e che i tibetani avrebbero

potuto fare poco o nulla per impedirlo. Il Panchen Lama

avra' ora un'educazione da perfetto tibetano

collaborazionista e c'e' il rischio che questa vicenda

pesera' sul futuro di questo povero paese in maniera

importante.

I conti non mi tornano; credo che questa vicenda abbia

dei lati oscuri. Forse non siamo (o non sono) al

corrente di un qualche particolare, o di qualcosa che

per i tibetani non e' andato secondo le previsioni. Ma

non vorrei che dietro a questa versione moderna (e

speriamo meno cruenta) della strage degli innocenti ci

fosse qualcosa d'altro, che magari potrebbe non piacere

alle migliaia di persone che hanno sposato, nelle forme

piu' diverse, la causa tibetana in tutto il mondo.

Rimane il disagio nel pensare a questo bimbo, trascinato

e, temo, schiacciato in un ingranaggio molto piu' grande

di lui.

Spero che qualcuno dei frequentatori di CONFERENZA TIBET

sia in grado di chiarirmi un po' di piu' questa

faccenda.

*- Amira V1.5 REG (Amiga) -* one world, one operating system

 
Argomenti correlati:
stampa questo documento invia questa pagina per mail