da: L'Indipendente 6 luglio 1995
[Ho copiato l'articolo cosi' come e' pubblicato nonostante contenga
numerose imprecisioni e inesattezze - N.d.C.]
Mistero sul bimbo mentre si brinda ai 60 anni del Dalai Lama
IL TIBET INVASO DAI PELLEGRINI
CERCANO IL PICCOLO BUDDA RAPITO
di Massimo Pasquarella
Pechino - Ancora mistero sulla scomparsa del "piccolo Buddha". Mentre oggi
il Dalai Lama in esilio festeggia i sessanta anni, sono insistenti le voci
che ipotizzano la presenza del bimbo di sei anni in un villaggio del Tibet.
Molti hanno denunciato un rapimento messo in atto dai militari di Pechino,
ma le autorita' negano questa evenienza pur senza riconoscere nel bambino
la reincarnazione del Panchem. Intanto folle di pellegrini tentano da mesi
di andarlo a cercare trovando pero' la strada sbarrata da pattuglie di
soldati; inoltre le comunicazioni telefoniche con il villaggio sono
interrotte. Fonti tibetane riferiscono che la notizia del riconoscimento
del Panchem da parte del premio Nobel in esilio si e' oramai diffusa tra i
fedeli i quali, da tutta la Cina, si mettono in viaggio in treno o
addirittura a piedi per andarlo a venerare. La questione della
reincarnazione del Panchem porta con se dei risvolti di tipo politico.
Infatti tra le regole codificate per il riconoscimento ve ne e' una non
osservata in questa occasione. Anticamente l'imperatore Qian Long impose
una specie di estrazione a sorte, che in realta' era un modo per far
valere il potere del governo cinese. Cosi' le autorita' della Repubblica
Popolare accusano il Dalai Lama di tradire il tentativo di dialogo con
Pechino e per questo motivo si ritiene probabile il rapimento. Anche molti
attivisti seguaci di Buddha criticano la posizione del leader, che insiste
nell'applicare una politica di non violenza confermata dal suo
atteggiamento agli inizi di quest'anno quando ha persuaso molti fedeli a
non mettere in atto una marcia di protesta nel nord della Cina.
*- Amira V1.5 REG (Amiga) -* one world, one operating system