Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
mar 04 mar. 2025
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Conferenza Tibet
Donvito Vincenzo - 8 agosto 1995
tibet-pomaia-radicali
I radicali toscani incontano il direttore dell'Istituto Lama Tzong Khapa di Pomaia.

Firenze, 8 agosto 1995. Oggi pomeriggio alle 15, tre esponenti radicali toscani -Vincenzo Donvito e Antonio Bacchi di Firenze, e Mauro Vaiani di Prato- si sono incontrati con il direttore dell'Istituto Lama Tzong Khapa, che ha sede presso una tenuta colonica a Pomaia in provincia di Pisa. Il centro lamaista di Pomaia è il più importante d'Italia ed è il centro di riferimento di tutti coloro che a livello mondiale sono interessati alla conoscenza e alla studio della filosofia buddhista-tibetana.

L'incontro rientra nell'organizzazione che il gruppo di radicali toscani sta avviando per la battaglia della liberazione del Tibet dall'invasione cinese. Già un incontro a Firenze lo scorso 5 luglio (in occasione del compleanno del Dalai Lama) presso la sede fiorentina del Partito Radicale, era stata la prima occasione per confrontarsi e gettare le basi per il grande satiagraha mondiale del 1996.

In quest'occasione, a Pomaia, i radicali hanno presentato al direttore del centro tutti i documenti delle iniziative radicali al Parlamento Europeo e italiano, nonchè le iniziative che il segretario del Partito Radicale, Olivier Dupuis, ha concordato con il Dalai Lama in persona nell'incontro che c'è stato lo scorso fine luglio in India. I radicali toscani hanno chiesto esplicitamente al direttore dell'istituto di coinvolgersi già nelle prime iniziative previste per il periodo 25 settembre/2 ottobre, a Firenze come in altre città della Toscana, dove sono previsti centri mobili d'informazione sulla situazione del Tibet dop l'invasione cinese. In particolare è stata richiesta la presenza fisica di esponenti dell'Istituto durante l'iniziativa, oltre a promuovere l'adesione al digiuno di più persone possibile.

Il direttore ha mostrato molto interesse -in particolare per il documento del presidente del Parlamento tibetano di cui non conosceva l'esistenza-, ma nello stesso tempo si è riservato di discuterne e parlarne con gli altri suoi colleghi -italiani e tibetani- con cui condivide la gestione dell'istituto. Una perplessità è stata mostrata: l'eventuale reazione cinese nei confronti del loro istituto di Kathmandu, già a suo tempo preso di mira dalla polizia nepalese che, da quando al Governo di quel Paese è arrivato il partito comunista filo-cinese, è diventata più pericolosa.

Per le iniziative del 25 settembre/2 ottobre, il direttore ci ha riferito che proprio in quei giorni sarà in Italia (e fino al 25 novembre) un gruppo di monaci buddhisti artisti, in grado di rappresentare spettacoli folkloristici. Nel primo periodo, a partire dal 25 settembre, saranno nel nord Italia; quindi per la Toscana potranno essere utilizzati solo nel periodo successivo, per l'avvio della campagna del 1996.

Il cordiale incontro si è concluso dandoci appuntamento, a brevissima scadenza, sulle rispettive E.mail, per comunicare le impressioni e riflessioni degli aderenti alla rispettive organizzazioni, e, in particolare, per comunicarci le idee sulla serata finale del 2 ottobre (una cena, un drink, una festa in piazza, una grande tenda, una serata di musiche tibetane .....?).

Tutti coloro che leggeranno queste righe, sono pregati di contribuire in tal senso.

 
Argomenti correlati:
stampa questo documento invia questa pagina per mail