Pechino (dpa) - La ricerca del decimo Panchen Lama, che dopo il Dalai Lama e' la piu' alta autorita' buddista tibetana, è secondo le ufficali convinzioni lontana dal concludersi. Il nuovo Panchen Lama e' diventato la causa del conflitto tra Pechino e il Dalai Lama che vive in esilio in India sicchè questo problema religioso ha per il Tibet anche una grande importanza politica. L'influsso dei monaci tibetani sul popolo che vive nel Tibet occupato dai cinesi, e' tuttora grande. Il Dalai Lama ha nel maggio scorso riconosciuto un bambino tibetano di sei anni come reincarnazione del nono Panchen Lama scomparso nel 1989.
Un alto rappresentante del governo ha affermato lunedì a Pechino che il monaco del monastero incaricato della ricerca del nuovo Panchen Lama "si trova per motivi di salute sotto controllo medico presso un ospedale". Secondo le fonti cinesi ci sono stati disaccordi di opinione tra il monastero e il governo di Pechino riguardante la ricerca di quello che secondo le credenze buddiste sarebbe la reincarnazione del Panchen Lama.
Il rappresentante del governo non ha voluto comunicare nè il luogo dove si trova il monaco nè quello del bambino di sei anni. Un ufficiale del Ministero degli esteri, pero', ha messo in rilievo: "Entrambi le persone stanno bene e non si trovano nè agli arresti domiciliari nè altrove."
Pechino insiste ancora sul fatto che la nomina del decimo Panchen Lama dovrebbe avvenire in seguito alla scelta tra un maggiore numero di candidati da quello proposto dai monaci competenti e quindi reso pubblico da parte del governo centrale, ha ripetuto l'ufficiale. Con la sua mossa unilaterale, riconoscendo senza questi passi necessari, un bambino di sei anni come reincarnazione, il Dalai Lama ha violato "le necessità religiose e le tradizioni storiche" negando a Pechino la sua autorità. Senza il permesso la scelta è "illegale".