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Partito Radicale Centro Radicale - 29 agosto 1995
Tibet: storia di CHOEKYI

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Intervista di Piero VERNI

a Choekyi (45 anni)

Nata nell'Amdo. Il nome del villaggio è tenuto celato per ragioni di sicurezza nei confronti della sua famiglia.

Avevo circa 37 anni quando ho avuto il mio quarto figlio maschio. Mio marito ed io abbiamo sempre desiderato una bambina, ma questo sogno è rimasto irrealizzato a causa della violenza cinese. Infatti secondo le leggi cinesi di quell'epoca non potevano aversi più di tre figli. Quindi, appena seppero di questo mio quarto parto, un pomeriggio vennero a casa mia, mi portarono all'ospedale e mi sterilizzarono contro la mia volontà. Qualcosa non è andato bene, forse perché io ebbi una forte emorragia. Dopo tre giorni di ospedale era impossibile restarci, perché anche se la sterilizzazione era forzate la mia famiglia doveva sopportarne tutte le spese. Io sono la moglie di un povero contadino e non posso permettermelo.

All'ospedale, sopratutto nei bagni femminili, ho visto sangue ed embrioni. C'erano ragazze di venti anni costrette alla sterilizzazione. Sulle circa 120 donne del mio villaggio ne sono state sterilizzate tra le 70 e le 80. Ho visto con i miei occhi nel mio villaggio che alcune donne che erano state costrette ad abortire dopo avere avuto un figlio, per qualche ragione imprevedibile, sia naturale che incidentale, hanno poi perso il loro unico figlio, ma sono rimaste sterili e quindi estremamente sole e tristi.Ci sono casi talvolta in cui gli ospedali cinesi non fanno uso di anestesia sulle donne le quali patiscono dolori fortissimi. Ci sono casi di donne fatte abortire a due o tre mesi, come a cinque mesi, e possono vedersi le braccia e le gambe già formate di questi bambini. Due donne morirono a causa dell'aborto in uno stadio ad altro rischio. Una aveva 33 anni e l'altra era sui vent'anni.

Il problema di questi aborti forzati è che la maggior parte di queste donne sono poverissime, e quindi non possono permettersi di pagarsi l'ospedale, né di lavorare per rimborsare le spese. Nemmeno una donna al di sopra dei venti anni è sfuggita alla sterilizzazione. L'altro problema è che la maggior parte degli uomini nel mio villaggio sono stati di volta in volta uccisi dai cinesi quando si ribellavano alla occupazione cinese del Tibet e quando non c'erano più tanti uomini molte delle donne tibetane sposano cinesi, specialmente quelli di religione mussulmana che sono i nostri vicini.

 
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