a m n e s t y i n t e r n a t i o n a l
Repubblica Popolare Cinese (TIBET)
Decessi di ex-prigioniere poco tempo dopo il loro rilascio
Quattro giovani monache tibetane al di sotto dei 26 anni sono
decedute poco dopo il loro rilascio dal carcere fra il 1992 e il
1995. Una quinta monaca, la diciannovenne Ngawang Chendrol, che
stava scontando una condanna a tre anni per aver preso parte ad
una dimostrazione nel 1993, e' stata trasferita dalla prigione
di Drachpi in ospedale nel gennaio 1995 per problemi ai reni.
Sembra che ora si trovi a casa su richiesta dei medici. Ci sono
testimonianze che asseriscono che le monache subiscono vari
maltrattamenti nel corso dell'arresto e durante la custodia.
Sebbene non si possano escludere cause naturali per uno o piu'
decessi, Amnesty International ha documentato il persistente
utilizzo della tortura in Tibet ed esprime la sua preoccupazione
per il fatto che le autorita' cinesi non abbiano datouna
soddisfacente spiegazione riguardo a questi casi e non abbiano
indagato adeguatamente. L'organizzazione ha richiesto al governo
cinese maggiori informazioni sui decessi, le procedure utilizzate
per le diagnosi e di verificare le cause della morte di
prigionieri la cui salute peggiora rapidamente durante la
detenzione o subito dopo il rilascio. Amnesty International
richiede altresi la liberazione di tutti i prigionieri di
coscienza.
Dal 1987 si ha notizia di 11 tibetani deceduti in detenzione o
poco dopo il rilascio.
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