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Sisani Marina - 29 settembre 1995
CINA, IL PCC ESPELLE PER LA PRIMA VOLTA UN GERARCA CORROTTO

In carcere con moglie e figlio

di Renato Ferrero

Corriere della Sera, 29 settembre 1995, pag. 13

Per la prima volta nella sua storia il Partito comunista cinese ha espulso dal Politburo un dirigente accusato di corruzione. La decisione è stata presa ieri dal Comitato centrale contro il numero 8 del Pcc, Chen Xitong, già destituito in aprile dalla carica di segretario politico di Pechino. Chen, coinvolto in uno scandalo edilizio da 37 milioni di dollari, è accusato di avere protetto responsabili municipali ladri, intascato bustarelle e favorito le manovre illecite della moglie, capo di un ufficio finanziario, e le speculazioni del figlio, un palazzinaro.

I tre Chen sono in carcere, in attesa di un processo che potrebbe clamorosamente coinvolgere anche l'ex boss della capitale. La decisione definitiva sul destino di Xitong, che di fronte ai giudici rischierebbe la pena di morte, e sulla sua possibile completa epurazione dal Pcc è stata tuttavia rinviata. A Pechino si cerca ancora di convincere l'ex dirigente a riconoscere la propria colpevolezza, fare l'autocritica e collaborare alla ricerca delle somme scomparse. Chen, che era stato promosso nell'Ufficio politico dai falchi, come premio per la linea dura da lui tenuta contro il movimento democratico dell'89, tuttavia resiste e si afferma vittima di un complotto. Ciò fa ritenere che egli consideri instabile la posizione del nuovo leader cinese Jiang Zemin, con il quale è in urto da sei anni, e che speri in una sua caduta dopo la scomparsa di Deng Xiaoping.

La relativa fragilità di jiang Zemin ha ricevuto una conferma da questo plenum del Cc. Il capo del partito e capo dello Stato infatti non ha potuto spingere al ritiro i due generali che lo affiancano, come vicepresidenti, alla testa della commissione che dirige le forze armate, ago della bilancia nelle future possibili lotte di successione, né ha ottenuto che Chen Xitong venisse rimpiazzato nel Politburo con un suo uomo di fiducia.

Jiang desiderava disfarsi degli ottantenni Zhang Zhen e Liu Huaqing, che hanno un forte seguito fra i militari e che negli ultimi mesi lo avevano criticato. Il primo lo aveva accusato di debolezza sulla questione di Taiwan, e il secondo di crearsi una cricca di fedelissimi al vertice del Paese, promuovendo solo membri della propria fazione. Per diluire il potere dei due, Jiang Zemin ha affiancato loro una nuova coppia di vicepresidenti, il capo di stato maggiore Zhang Wanian e il ministro della Difesa Chi Haotian. In tale maniera egli ha reso un poco più solida la propria posizione, ma ha pure concesso maggior potere alla casta militare, sempre più influente nella gestione della politica e in special modo della politica estera.

Senza sorprese le linee direttrici del prossimo piano economico quinquennale approvate ieri dal Cc. Esse confermano l'abbandono della strategia di rapido sviluppo voluta negli anni Ottanta da Deng. L'accento passa »dalla quantità alla qualità della crescita .

CINA, IL PCC ESPELLE PER LA PRIMA VOLTA UN GERARCA CORROTTO

di Renato Ferrero

Corriere della Sera, 29 settembre 1995, pag. 13

 
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