Bollettino di informazione sulle campagne del Partito Radicale Transnazionale per la libertà del Tibet e per la democrazia in Cina.
"I truly believe that individuals can make a difference in society. Since periods of great change such as the present one come so rarely in human history, it is up to each of us to make the best use of our time to help create a happier world".
S.S. il XIV.mo Dalai Lama, 1992
Numero 19 del 16 aprile 1996
Redazione: Massimo Lensi, Dorottya u. 3.III.em 6. - 1051 Budapest (H) - Tel. +36-1-266.34.86 - 266.09.35 - Fax. 11.87.937 - e-mail M.Lensi@agora.stm.it - WWW-Url: http//:www.agora.stm.it/pr - Telnet: Agora.stm.it
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Pubblicato in inglese, francese, spagnolo, italiano, ungherese, croato e rumeno.
WEI JINGSHENG PREMIO NOBEL PER LA PACE 1997
A Parigi la settimana scorsa si è svolta la manifestazione di protesta per la visita ufficiale in Francia del Primo Ministro cinese Li Peng, responsabile dei massacri di Piazza Tien An Men e di Lhasa nel 1989; visita che aveva lo scopo peculiare di siglare numerosi accordi commerciali tra i due paesi tra i quali la fornitura di decine di Airbus alla Repubblica cinese. La manifestazione, alla quale hanno partecipato circa duemila persone, è stata promossa dal Comitato "Li Peng, on n'oublie pas Tien An Men - Collectif pour les libertés en Chine et au Tibet" con l'adesione di organizzazioni dell'opposizione cinese, di Taiwan, della Comunità tibetana in Francia e vari Tibet Support Group, di sindacati e del Partito Radicale.
Sempre a Parigi rappresentanti della Federazione per la Democrazia in Cina e del Partito Radicale hanno deciso di lanciare insieme all'organizzazione Human Rights in Cina di New York una nuova campagna per la candidatura del dissidente cinese WEI Jingsheng a Premio Nobel per la Pace 1997, campagna già annunciata alla conclusione della manifestazione "Libertà per il Tibet" di Bruxelles.
Con questa nuova campagna vorremo tentare anche di dare concretezza a quanto auspicato più volte dal Dalai Lama che come ulteriormente ricorda nel suo messaggio del 10 marzo scorso: "... ho sempre incoraggiato i Tibetani a sviluppare relazioni personali con i Cinesi. Ho fatto questo chiedendo ai Tibetani di distinguere tra il popolo cinese e la politica del governo totalitario di Pechino. (...) Sempre di più, attivisti dei diritti umani e democratici all'interno della Cina, persone come il coraggioso Wei Jingsheng, stanno chiedendo con urgenza ai loro leader il rispetto dei diritti umani del popolo tibetano assicurando il loro supporto per il nostro diritto alla autodeterminazione."
Come il Dalai Lama siamo convinti - e gli ultimi avvenimenti del Golfo di Taiwan non fanno che rafforzare la nostra convinzione - che l'attribuzione a WEJ Jingsheng, il più famoso dissidente cinese, nuovamente incarcerato, del Premio Nobel per la Pace 1997 costituirebbe un segnale di indubbia forza per le autorità cinesi. Ecco la ragione per la quale abbiamo fissato l'obiettivo di raccogliere almeno 3.000 firme di parlamentari e professori universatari entro il 15 gennaio 1997. Un'iniziativa ovviamente aperta alla partecipazione di tutte le organizzazioni che lo desidereranno e che va ad aggiungersi, non solo idealmente, alle altre due in corso per la liberazione del Panchen Lama e perché il Segretario Generale delle NU riceva al più presto il Dalai Lama. Un vero e proprio "pacchetto di iniziative politiche" per la democrazia nel mondo.
A presto
BILANCIO CONSUNTIVO DELLA MANIFESTAZIONE DEL 10 MARZO DI BRUXELLES
Riportiamo il bilancio consuntivo del "Coordinamento Europeo per il 10 marzo", con le annesse spese organizzative di preparazione, della manifestazione "Liberta' per il Tibet" di Bruxelles del 10 marzo 1996.
* Spese effettuate
- Noleggio podio e amplificazione 2.112
- Spese varie per conf.stampa con Samdhong Rinpoche 1.608
- Stampa manifesti, pellicola e grafica 1.773
- Spese di alloggio per riunione del coord. europeo 193
- Spedizione postale (giornalisti) 1.096
- Spedizione postale (assemblea Bxl S. Rinpoche) 1.031
- Pubblicità su Le Soir di Bruxelles 2.040
- Noleggio camioncino per manifestazione 198
- Noleggio radio-telefoni per manifestazione 386
- Acquisto e preparazione striscioni 80
- Stampa locandine e volantini 515
- Affitto Sala riunione di preparazione 304
- Affitto Sala Assemblea con S. Rimpoche 304
- Spedizione postale dei manifesti 838
- Spese varie per viaggi di Samdhong Rinpoche in Europa 810
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Totale 13.288
* Contributi a pareggio bilancio
- Comité de soutien (Losanna) 1.594
- Les Amis du Tibet (Belgio) 396
- Tibetan Community (Svizzera) (5.000 CHF) 4.079
- Swiss Tibetan friendship (Svizzera) (2.500 CHF) 2.019
- Radical Party 5.200
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Totale 13.288
* Le spese sono espresse in Dollari US.
REFERENDUM PER IL TIBET
Il Governo tibetano in esilio ha cominciato i prepativi per l'organizzazione di un referendum sull'avvenire del Tibet. Le opzioni sulle quali sta attualmente riflettendo sono:
1) la "Via di mezzo" che continua a proporre al Governo cinese un dialogo, come suggerito da lungo tempo dal Dalai Lama.
2) l'indipendenza che tenta di ridare al Tibet quei diritti antecedenti all'invasione del 1959 e che rompe qualsiasi dialogo con la Cina.
3) l'autodeterminazione, basata sulla pressione internazionale per porre tale realizzazione sotto la sorveglianza delle Nazioni Unite;
4) "Satyagraha", movimento "Verità-forza" promosso dal Prof. Samdhong Rinpoche che consiste nell'organizzazione di una campagna nonviolenta che metta l'accento sui diritti dell'uomo, religiosi, economici ed ecologici e che domandi l'arresto immediato dei trasferimenti di popolazione in Tibet.
I Tibetani sono invitati a proporre altre alternative che possono essere incluse nel referendum. I risultati saranno comunicati entro la fine dell'anno. (fonte: WTNN/Comitato dei 100 e "Tibet Info", 6 aprile del CSPT di Parigi)
TIBET TELEX
NOTIZIE IN RITARDO SUL 10 MARZO: USA/TIBET NATIONAL DAY
Negli USA diversi stati e città hanno proclamato il 10 marzo 1996 "Tibet National Day" a seguito di una richiesta tra gli altri del Partito Radicale. Oltre a quanto già segnalato nei numeri precedenti anche i Governatori Tom RIDGE della Pennsylvania, Jim EDGER dell'Illinois e George E. PATAKI dello Stato di New York nonché i sindaci Tom MURPHY di Pittsburgh, Edward G. RENDELL di Filadelfia e Paul R. SOGLIN di Madison (Wisconsin) hanno promulgato delibere che sanciscono il 10 marzo 1996 come Giornata Nazionale per il Tibet.
NOTIZIE IN RITARDO SUL 10 MARZO: ITALIA/DELIBERE PROVINCIALI E COMUNALI
Il Consiglio Provinciale di MODENA (in data 21 febbraio), il Consiglio Comunale di SAVONA (in data 8 marzo) ed il Consiglio Regionale del PIEMONTE (in data 29 febbraio) hanno aderito alla giornata del 10 marzo 1996 approvando delibere di condanna dell'occupazione cinese in Tibet e di sostegno alla lotta del governo tibetano in esilio.
COMMISSIONE DIRITTI UMANI/BRIEFING SUL TIBET
L'11 marzo si è svolto a Ginevra una conferenza stampa di presentazione del documentario "China's Gulags in Tibet" organizzata dal Partito Radicale e dalla Società per i Popoli Minacciati. Sono intervenuti: Chungdak D. KOREN (rappresentante del Dalai Lama a Ginevra); Gendun RINCHEN (ex-prigioniero politico e candidato 1993 al Premio Sacharov); Tsering NORZOM (Società per i popoli minacciati) e Marino BUSDACHIN (rappresentante del PR alle Nazioni Unite).
PARLAMENTO EUROPEO
Olivier DUPUIS, segretario del Partito Radicale, succede come parlamentare europeo a Marco PANNELLA dimessosi nel marzo di quest'anno. Olivier DUPUIS, eletto nella Lista Pannella - Riformatori, si è iscritto all'Intergruppo Tibet al PE.
APPUNTAMENTI
DIALOGO SINO/TIBETANO: CONFERENZA A BONN 21-22 GIUGNO 1996
A Bonn dal 21 al 22 giugno 1996 si svolgerà una importante conferenza pubblica dal titolo "Dialogo sino-tibetano: verso una pacifica soluzione delle questione tibetana". La Conferenza organizzata dalla "Associazione dei tibetani di Germania" in nome delle Comunità tibetane in Europa (dalla Gran Bretagna, Svezia, Norvegia, Danimarca, Paesi Bassi, Belgio, Francia, Spagna, Italia, Austria, Svizzera e Germania) in cooperazione con le fondazioni "Heinrich Boell" e "Friedrich Naumann" ha come obiettivo quello di sviluppare un dibattito aperto e franco con la controparte cinese circa il futuro del Tibet e l'influenza che la questione ha sul futuro della Cina e dell'intera regione. Parteciperanno alla conferenza tra gli altri rappresentanti del Tibet, della Cina, Mongolia, Est Turkestan, India, Taiwan, professori di diritto internazionale, sinologi e tibetologi. Per maggiori informazioni si puo' prendere contatto con il comitato organizzatore della conferenza: Tsewang NORBU, Presidente della Associazione dei tibetan
i in Germania, Fritz Pullig Str. 28, D-53757 Sankt Augustin, tel. 02241-203.610 (pr.) o c/o Fondazione Heinrich Boell, tel. 0221-207.11.34 fax. 207.11.51.
RASSEGNA STAMPA "10 MARZO"
Pubblichiamo la quinta ed ultima integrazione della rassegna stampa a seguito della giornata del 10 marzo 1996 per la "libertà per il Tibet". Ne approfittiamo per ringraziare coloro che ci hanno inviato o segnalato, nel corso di queste settimane, le avvenute diffusioni di articoli o passaggi Tv e radio a riguardo. La rassegna stampa "Libertà per il Tibet" di cui stiamo concludendo la preparazione riporterà anche i passaggi stampa/Tv precedenti alla manifestazione del 10 marzo. Per ogni ulteriore segnalazione vi preghiamo di contattare la sede PR di Bruxelles (Tiziana FALLETTI fax. +32-2-230.36.70).
* Belgio
- La Dernière Heure (quotidiano) 9/3. "Una bandiera che fa paura"
- La Lanterne (quotidiano) 9-10/3. "Liberate il Tibet"
- La Libre Belgique (quotidiano) 9-10/3. "La bandiera tibetana sventolerà alto domenica"
- Le Soir (quotidiano) 9-10/3. "Servizi traffico"
- De Standaard (quotidiano) 9-10/3. "Dimostrazione per il Tibet"
- Dimanche Matin (quitidiano) 10/3. "Vande Lanotte bandisce la bandiera tibetana"
- La Dernière Heure (quotidiano) 11/3. "Sfida alla Cina ...e a Vande Lanotte"
- Le Peuple (quotidiano) 11/3. "Polemiche riguardo una bandiera e manifestazione a Bruxelles per il Tibet libero"
- De Standaard (quotidiano) 11/3. "Dimostrazione per il Tibet"
- Agence Europe (agenzia stampa) 11-12/3. "Successo della manifestazione per la libertà in Tibet"
- La Lanterne (quotidiano) 15/3. "Almeno cinque comuni bruxellotibetani"
* Italia
- La Gazzetta di Carpi (quotidiano) 8/3. "Il Tibet in municipio"
- La Gazzetta di Carpi (quotidiano) 9/3. "Tibet. Niente bandiera"
- Corriere Adriatico (quotidiano) 11/3. "Niente bandiera del Tibet in comune. Sassaroli: sindaco, mi hai deluso:.
* Ungheria
- Pecsi Campus (settimanale) 13/3. "La campanella tibetana"
- Mai Nap (quotidiano) 19/3. "Rimane il Tibet"
- Tolnaj Nepujsag (quotidiano) 20/3. "Tibet e Demszki (sindaco di Budapest ndt)"
- Szazhalombattai Hirtukor (mensile) marzo. "Il Tibet è più di un paese"
* Svizzera
- Le Monde (quotidiano) 11/3. Sulla manifestazione di Bruxelles.
- Journal d'Yerdon (quotidiano) 11/3. Sulla manifestazione di Bruxelles.
- La Suisse (quotidiano) 11/3. Sulla manifestazione di Bruxelles.
- Le Matin (quotidiano) 11/3. Sulla manifestazione di Bruxelles.
* Francia
- NR. Blois (quotidiano) 11/3. "La bandiera tibetana su Blois"
- Sud-Ouest (quotidiano) 12/3. "I colori del Tibet"
- Le Courrier Français (quotidiano) 22/3. "La bandiera tibetana sul frontone del municipio"
* Germania
- Flensburger Tagesblatt (quotidiano) 9/3. "Nuove proteste cinesi"
- General-Auzeiger (quotidiano) 11/3. "Azione di solidarietà per il Tibet"
- Frankfurter Rundschau (quotidiano) 11/3. "Anniversario in Tibet"
- Rundschau Lokal (quotidiano) 30/3. "Haller manifesta per il Tibet"
SECONDA PAGINA/MODULO WEJ NOBEL PER LA PACE 1997
In "seconda pagina" pubblichiamo il modulo per raccogliere le richieste in sostegno alla candidatura a Premio Nobel per la Pace 1997 del dissidente cinese WEJ Jingsheng. Ricordiamo che il regolamento del Premio Nobel, come specificato nelle note del modulo, autorizza la presentazione di candidature da parte di solo determinate categorie di personalità. Più esattamente titolati a candidare sono:
a) membri di Governo;
b) parlamentari;
c) Professori Universitari titolari delle Cattedre di Storia, Filosofia, Legge e Scienze Politiche;
d) i precedenti Premi Nobel in qualsiasi discliplina.
Il modulo è disponibile in numerose lingue presso la Redazione, le sedi del PR, della Federazione per la Democrazia in Cina di Parigi e "Human Rights in China" di New York.
(seconda pagina)
WEI JINGSHENG PREMIO NOBEL PER LA PACE 1997
APPELLO AI LAUREATI DEL PREMIO NOBEL, AI MEMBRI DEI PARLAMENTI NAZIONALI E DEI GOVERNI, AI PROFESSORI UNIVERSITARI DI DIRITTO, FILOSOFIA, STORIA E SCIENZE POLITICHE
M. WEI Jingsheng è uno dei più autorevoli rappresentanti del movimento per i diritti dell'uomo e per la democrazia in Cina. Durante il movimento "il Muro della democrazia" nel 1978 e 1979, WEI Jingsheng fonda una rivista non ufficiale, "Esplorazione" (Tansuo). Con un saggio di grande forza, "la quinta modernizzazione", WEI sostiene che la modernizzazione proposta da DENG in quattro settori - agricoltura, industria, scienza e difesa - sarebbe incompleta senza una quinta modernizzazione: la democrazia.
Arrestato il 29 marzo 1979 per "aver divulgato segreti di Stato" ad uno straniero, WEI viene condannato ad una pena detentiva di quindici anni per "crimini contro-rivoluzianari". Nel 1992 dalla sua prigione interpella in una lunga lettera DENG sul Tibet, chiedendogli di avviare negoziati con il Dalai Lama. Viene rilasciato nel 1993 dalle autorità preoccupate di fare bella figura affinché Pechino sia designata città olimpica nel 2000. Libero, WEI continua a denunciare apertamente le violazioni dei diritti dell'uomo in Cina, si occupa delle famiglie delle vittime e delle vittime della repressione del 4 giugno 1989 di Piazza Tien An Men e persegue attivamente la lotta per la libertà.
Arrestato, praticamente rapito, di nuovo il 1 aprile 1994, WEI Jingsheng viene detenuto per 20 mesi in un luogo segreto senza essere stato né accusato né giudicato. Successivamente, il 21 novembre 1995, le autorità cinesi aprono un processo, una nuova parodia di giustizia, accusandolo di avere "tentato di rovesciare il Governo". WEI Jingsheng, a 45 anni, rischia la vita.
La popolarità di WEI Jingsheng è fin troppo nota alle autorità cinesi. Sostenere la candidatura di WEI al Premio Nobel significa sostenere la democrazia in Cina, significa anche sostenere il negoziato tra Cina e Tibet. Significa infondere una nuova forza nella lotta per i diritti dell'uomo e la democrazia nell'insieme della Repubblica Popolare di Cina, che rappresenta un quinto dell'umanità.
Dichiaro di sostenere la candidatura del Sig. WEI Jingsheng a Premio Nobel per la Pace 1997.
Nome Cognome Indirizzo Funzione (2) Firma
Paese Istituzione
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Note:
1. Nel caso in cui Lei volesse appoggiare questa iniziativa, La pregheremmo di inviare al più presto il coupon di presentazione della candidatura al seguente numero di fax: 39-6-6880.5396.
2. Secondo il Regolamento per l'attribuzione del Premio Nobel per la Pace, sono abilitati a sostenere una candidatura: assegnatari del Premio Nobel, parlamentari, membri di governo, professori universitari di legge, di filosofia, di storia e di scienze politiche.
3. L'obiettivo è di raccogliere 3.000 adesioni tra Premi Nobel, parlamentari e professori universitari entro il 15 gennaio 1997.