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Schiavi Giandomenico - 6 maggio 1996
LEADER DI TIENANMEN IN USA

Corriere della Sera, sabato 4 maggio 1996, pag 11 in basso.

L'ex studente chiederà asilo politico: »Aiuterò la Cina .

WASHINGTON- Liu Gan, uno dei leader degli studenti di Piazza Tienanmen nel 1989, il numero tre della lista dei ricercati, è in America.

Il 27 aprile si era sottratto alla sorveglianza della polizia cinese e il 30 aprile è arrivato segretamente a San Francisco. La presenza in Usa del giovane dissidente può creare tensione tra Washington e Pechino.

Per il momento, le autorità americane gli hanno concesso un permesso di ingresso, ma non ancora l'asilo politico.

Il dissidente fuggito dalla Repubblica Popolare dopo aver scontato sei anni di carcere, ma, ha annunciato, vuole continuare a lottare per la democrazia nel suo Paese.

»Non volevo andarmene dalla Cina - ha detto Liu, trentaquattro anni - , ma ormai mi era impossibile continuare a vivere lì, se fossi tornato a casa mi avrebbero arrestato, la polizia mi cercava dovunque e ha minacciato di arrestare anche le mie sorelle se non dicevano dove mi nascondevo , ha detto il dissidente.

Rilasciato dieci mesi fa dal campo di lavoro, era sottoposto a sorveglianza continua, sebbene avesse ormai scontato la pena, ha inviato due lettere al patriarca Deng Xiaoping e al capo dello Stato Jang Zemin per perorare l'apertura di un dialogo con il dissenso.

Laureato in fisica a pieni voti, Liu si impegnò nel movimento democratico fin dal 1986. Nel giugno 1989, dopo la proclamazione della legge marziale, Liu Gan tentò di tutto per convincere l'ala »estremista degli studenti ad abbandonare la piazza Tienanmen che occupavano ormai da settimane.

In carcere organizzò scioperi della fame tra i dissidenti, venne messo in isolamento e picchiato duramente. »Ora sono un uomo libero, ma non rinuncerò a lottare per la democrazia in Cina , ha dichiarato.

 
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