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Conferenza Tibet
Partito Radicale Budapest - 13 maggio 1996
LIBERTA' PER IL TIBET/DEMOCRAZIA PER LA CINA-FAX N.22

Bollettino di informazione sulle campagne del Partito Radicale Transnazionale per la libertà del Tibet e per la democrazia in Cina.

"I truly believe that individuals can make a difference in society. Since periods of great change such as the present one come so rarely in human history, it is up to each of us to make the best use of our time to help create a happier world".

S.S. il XIV.mo Dalai Lama, 1992

Numero 22 del 14 maggio 1996

Redazione: Massimo Lensi, Dorottya u. 3.III.em 6. - 1051 Budapest (H) - Tel. +36-1-266.34.86 - 266.09.35 - Fax. 11.87.937 - e-mail M.Lensi@agora.stm.it - WWW-Url: http//:www.agora.stm.it/pr - Telnet: Agora.stm.it

Distribuzione: Alberto Novi - rue Belliard 89 - Rem 508, 1047 Bruxelles (B); tel.+32-2-2304121, fax +32-2-2303670.

Pubblicato in inglese, francese, spagnolo, italiano, ungherese, croato e rumeno.

LE TRE CAMPAGNE

In questo numero di "Libertà per il Tibet - Democrazia per la Cina fax" è nostra intenzione fare il punto sulle tre campagne politiche in corso di svolgimento. Potrebbe forse sembrare un elenco noioso di numeri, cognomi, di parlamenti, ma ci permettiamo di sottolineare come la politica e specialmente la politica per la libertà in Tibet e la democrazia in Cina sia fatta anche di numeri, di consensi. Per pochi numeri a Ginevra è stata votata la Risoluzione procedurale "No Action" presentata dalla Cina, per pochi numeri in ogni assise internazionale il gioco delle parti puo' far avanzare o bloccare l'istanza politica per le giuste cause del popolo tibetano e dei suoi diritti o del popolo cinese e dei suoi diritti.

Riteniamo quindi, come quasi una abitudine morale, di dover "contare" sempre il consenso che sulle nostre proposte si viene a formare: giorno dopo giorno. Verificare l'andamento e trarre dai risultati l'eventuale giudizio, anche negativo è un compito al quale non dobbiamo aver paura di sottoporci.

Cosa possiamo aggiungere se non quello di invitare tutti a leggere i numeri e nei prossimi giorni e settimane di produrre il massimo sforzo per far avanzare queste tre proposte politiche per la libertà in Tibet e la democrazia in Cina: l'appello al Segretario Generale delle Nazioni Unite perché riceva il Dalai Lama, la campagna per la liberazione del Panchen Lama e la campagna per candidare il dissidente cinese WEI a Premio Nobel per la Pace 1997.

Segnali positivi ci sono. Un po' ovunque. Anche se ancora del tutto insufficienti.

Buon lavoro!

APPELLO DI PARLAMENTARI AL SEGRETARIO GENERALE DELLE N.U.

548 DEPUTATI SOSTENGONO AD OGGI LA RICHIESTA DI INCONTRO

Sono 65 i parlamentari che in questa settimana hanno firmato l'appello al Segretario Generale delle Nazioni Unite perché riceva il Dalai Lama. Una campagna che giorno dopo giorno sta prendendo sempre di più una propria configurazione mondiale. In questa settimana grazie al lavoro di Thubten SAMDUP, Presidente del "Canadian Tibet Committee" 12 tra deputati e senatori canadesi hanno aderito all'iniziativa. Altre adesioni ci sono giunte dal parlamento bielorusso, francese, ucraino, belga, russo, lussemburghese, croato e dal Parlamento europeo. Siamo dunque a "meno 1452" al raggiungimento dell'obiettivo fissato in 2000 firme di parlamentari. Come scritto più volte su questo bollettino il testo dell'appello tradotto in numerose lingue, cosiccome il modulo per raccogliere l'adesioni e la lista aggiornata dei parlamentari firmatari sono a disposizione di chi ne faccia richiesta presso la Redazione oppure presso le sedi di numerosi Tibet Support Group e del Partito Radicale.

- Adesioni al 13 maggio

Parlamento europeo 149

Parlamento albanese 41

Parlamento austriaco 12

Parlamento basco 13

Parlamento belga 17

Parlamento bielorusso 2

Parlamento bulgaro 14

Parlamento canadese 12

Parlamento ceco 8

Parlamento croato 21

Parlamento estone 15

Parlamento francese 19

Parlamento georgiano 7

Parlamento italiano 36

Parlamento kossovaro 9

Parlamento lituano 31

Parlamento lussemburghese 28

Parlamento macedone 3

Parlamento moldavo 1

Parlamento montenegrino 2

Parlamento polacco 42

Parlamento rumeno 17

Parlamento russo 15

Altri Parl. della Feder. russa 2

Parlamento sloveno 1

Parlamento svedese 19

Parlamento ucraino 5

Parlamento ungherese 7

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Totale 548

CAMPAGNA PER LA LIBERAZIONE DEL PANCHEN LAMA

Al 9 maggio le cartoline spedite al Presidente cinese Zemin per la liberazione dell'XI.mo Panchen Lama hanno raggiunto quota 1350. Anche dal Nepal e dall'Ucraina sono partite in questi ultimi giorni le prime cartoline postali per chiedere l'immediata liberazione del più giovane prigioniero del mondo, segregato dalle autorità cinesi in una località sconosciuta insieme alla sua famiglia ed a numerosi monaci del monastero di Tashi Lumpo. Il prezzo per acquistare le cartoline è di 1,5 USD per 10 cartoline e 6,50 USD per 50 cartoline. Per ordinazioni superiori alle 200 unità si potranno concordare altri prezzi di vendita. In questi giorni abbiamo provveduto alla ristampa di altre 60.000 cartoline per la liberazione di Gedhun CHOEKYI NYIMA, essendo andata esaurita la prima tiratura di stampa. Per richieste di grossi quantitativi si consiglia di prendere contatto con la sede del Partito Radicale di Bruxelles (tel.+32-2-2304121, fax +32-2-2303670); in quantità più limitata le cartoline postali sono anche disponibili

presso le altre sedi del PR o dei Tibet Support Group.

CAMPAGNA PER LA CANDIDATURA DI WEJ A PREMIO NOBEL PER LA PACE

GIA' 100 LE RICHIESTE DI CANDIDATURA!

Pubblichiamo in questo numero del bollettino (in seconda pagina) l'elenco nominale dei primi 100 tra parlamentari e professori universitari che hanno deciso di sostenere la candidatura del dissidente cinese WEJ Jingsheng a Premio Nobel per la Pace 1997. WEJ si trova in carcere in Cina accusato di reati contro "l'integrità territorale del paese" oppure "contro il Governo". Wej che attualmente ha 46 anni (di cui 14 anni passati in galera), sta rischiando l'eliminazione fisica in carcere. Ricordiamo che sono titolati, ai sensi del regolamento di assegnazione del Premio Nobel, a presentare candidature i già laureati del premio negli anni precedenti, i parlamentari, i Professori universitari titolari delle cattedre di Diritto, Scienze Politiche, Filosofia e Storia. La campagna promossa dal Partito Radicale, dalla Federazione per la Democrazia in Cina e da Human Rights in China è appena iniziata ed ha già prodotto interesse e positivi riscontri in numerosi ambienti politici e accademici. L'obiettivo è di raggiunge

re 2000 proposte di candidatura entro la fine dell'anno. Nei prossimi numeri di "Libertà per il Tibet - Democrazia per la Cina fax" pubblicheremo delle schede su Wej Jingsheng, sulla vita, le opere, i processi a cui è stato sottoposto, per meglio far conoscere l'importanza che questa campagna politica riveste per la democrazia in Cina e per invitare gli organi di informazione a pubblicare articoli sull'iniziativa. Per ogni maggiore informazione sulla campagna o per richiedere i moduli di raccolta delle adesioni si consiglia di prendere contatto con la sede del Partito Radicale di Bruxelles (tel.+32-2-2304121, fax +32-2-2303670; e-mail: pr.bruxelles@agora.stm.it).

TIBET TELEX

ITALIA/ASSEMBLEA A MILANO

Sabato 11 maggio si è svolta a Milano presso la sede dell'Associazione Radicale "Enzo Tortora" una assemblea di iscritti e simpatizzanti radicali aperta al pubblico sulle campagne del PR: abolizione universale della pena di morte, libertà per il Tibet e democrazia per la Cina, istituzione di un tribunale internazionale permanente, istituzione di una lingua internazionale di comunicazione, antiproibizionismo sulle droghe. Ha partecipato il segretario del PR, Olivier DUPUIS. Durante l'assemblea sono stati affrontati i problemi organizzativi per rilanciare nel Nord Italia le campagne in corso per la liberazione del Panchen Lama, per la candidatura del dissidente cinese Wej a Premio Nobel per la Pace 1997 e per la raccolta di firme di parlamentari sull'appello a Boutros Ghali.

ONU/ACCREDITO PER HABITAT II

La ECOSOC (Economic and Social Council) il 3 maggio ha rigettato la domanda di accredito alla "Conference on Human Settlement (Habitat II)" presentata dalla "Tibetan Rights Campaign". La decisione presa con 21 voti a favore, 15 contrari e 16 astenuti è stata motivata col principio che nessuna organizzazione tra i cui obiettivi ci sia il sabotaggio della sovranità e della integrità territoriale di uno stato membro puo' essere coinvolta in attività connesse con NU.

RASSEGNA STAMPA/ITALIA

"Il Monaco esplosivo", di Ilaria Maria SALA, Il Manifesto (quotidiano), 8 maggio 1996. "In Tibet si moltiplicano le notizie di attentati. Molti segnali sull'inizio della lotta armata contro la Cina. Dopo trent'anni di pacifica resistenza all'invasione cinese, rispettando quasi alla lettera la teoria nonviolenta del Dalai Lama, comincia ad avere seguito la linea opposta, espressa dalla Lega della Gioventù tibetana (con sede a Dharamsala, in India), che vede nel risorso alla lotta armata e agli attacchi terroristici l'unica strada rimasta aperta per attirare l'attenzione mondiale". Ilaria Maria Sala conclude la sua analisi sulle bombe in Tibet sostenendo che "secondo la LGT, il problema tibetano è ormai arrivato ad un livello di gravità insostenibile, sopratutto a causa della politica di insediamento in Tibet di famiglie e coloni cinesi (...). Il fallimento del pacifismo del Dalai Lama viene misurato dalla LGT in rapporto alla strategia palestinese e all'atteggiamento della comunità internazionale nei confront

i di Yasser Arafat. Mentre quest'ultimo viene accolto e riconosciuto come capo di stato, grazie ad anni di lotta violenta, la maggiore autorità tibetana viene si' ricevuta da molte personalità internazionali ma senza essere preso sul serio, rappresentante di una lotta posta in termini tali da non destare preoccupazione."

APPUNTAMENTI

* Zagabria (Croazia): sabato 8 giugno. Assemblea del Partito Radicale a Zagabria con la partecipazione di Chope Paljor TSERING, rappresentante del Dalai Lama a Budapest, Tereza GANZA ARAS, deputata croata e di Olivier DUPUIS, segretario del Partito Radicale e deputato al PE. L'assemblea sarà presieduta da Zdravko TOMAC, presidente del Consiglio Comunale di Zagabria e deputato al Sabor.

* Bonn (Germania): dal 15 al 17 giugno. Seconda Conferenza internazionale dei Tibet Support Group, organizzata dal Dipartimento Informazione e Relazioni Internazionali del Governo tibetano in esilio in cooperazione con la Fondazione Friedrich Naumann. Nei prossimi numeri di "Libertà per Tibet - Democrazia per la Cina fax" pubblicheremo più ampie notizie su questo rilevante appuntamento internazionale per la lotta del popolo tibetano e dei suoi sostenitori nel mondo.

* San Fancisco, CA (USA): 15 e 16 giugno. "Tibetan Freedom Concert". Il 15 e 16 giugno si terrà nella città californiana un importante avvenimento musicale per la libertà in Tibet. Il Concerto organizzato da "Milarepa Fund" vedrà la partecipazione di importanti artisti come Jonh Lee Hooker, Red Hot Chili Peppers, Richie Havens, Yoko Ono/IMA ed altri. Per avere maggiori informazioni si puo' contattare Tashi D. Sharzur o Sonam Tashi (tel. 415-4740866) o la e-mail: milarepa@igc.apc.org.

ELENCO DEI SOSTENITORI DI WEJ JINGSHENG A PREMIO NOBEL PER LA PACE 1997.

- Lista aggiornata al 13 maggio

Parlamentari (57)

* Parlamento europeo (21)

- Amadeo AMADEO (NI) (Italia)

- Niall ANDREWS (UPE) (Irlanda)

- Ernesto CACCAVALE (UPE) (Italia)

- Luigi CALIGARIS (UPE) (Italia)

- Bernard CASTAGNEDE (ARE) (Francia), Professore di Diritto, Universita di PARIGI I

- Gianfranco DELL'ALBA (ARE) (Italia)

- Olivier DUPUIS (ARE) (Italia)

- Winnie EWING (ARE) (Regno Unito)

- Raimondo FASSA (ELDR) (Italia)

- James FITZSIMONS (UPE) (Irlanda)

- Jean-François HORY (ARE) (Francia)

- Odile LEPERE-VERRIER (ARE) (Francia)

- Allan MACARTNEY (ARE) (Regno Unito)

- Elena MARINUCCI (PSE) (Italia)

- Cristiana MUSCARDINI (NI) (Italia)

- Pierre PRADIER (ARE) (Francia)

- Dominique SAINT-PIERRE (ARE) (Francia)

- Kenneth STEWART (PSE) (Regno Unito)

- Jack VANDEMEULEBROUCKE (ARE) (Belgio)

- Graham WATSON (ELDR) (Regno Unito)

- Jup WEBER (ARE) (Lussemburgo)

* Parlamento austriaco (10)

- Rudolf ANSHOBER, Gruene Klub (verdi)

- Thomas BARMUELLER, Liberales Forum

- Reinhard FIRLINGER, Liberales Forum

- Friedhelm FRISCHENSCHLAGER, Liberales Forum

- Klara MOTTER, Liberales Forum

- Karl OELLINGER, Gruene Klub (verdi)

- Helmut PETER, Liberales Forum

- Maria SCHAFFENRATH, Liberales Forum

- Heide SCHMIDT, Liberales Forum, Presidente del gruppo

- Andreas WABL, Gruene Klub (verdi)

* Parlement belge (1)

- Hugo VAN DIENDEREN

* Parlement croate (17)

- Djurdja ADLESIC, HSLS (Partito Social-liberale croato)

- Juraj BISCIN, HSS (Partito Popolare croato)

- Mirko BUTKOVIC, HSLS (Partito Social-Liberale Croato)

- Boris FRANUSIC, HSLS (Partito Social-liberale croato), Professore universitario

- Tereza GANZA-ARAS, HSLS (Partito Social-liberale croato)

- Vlado GOTOVAC, HSLS Presidente del Partito Social-liberale croato)

- Ivan HERAK, HSLS (Partito Social-liberale croato)

- Marko IVANOVIC, HSLS (Partito Social-liberale croato)

- Ivan KOLAR, HSS (Partito Popolare croato)

- Marko LAPAINE, HSLS (Partito Social-liberale croato)

- Vladimir PRIMORAC, HSLS (Partito Social-liberale croato)

- Jozo RADUS, HSLS (Partito Social-liberale croato)

- Stjepan RODES, HSS (Partito Popolare croato)

- Ivan SKARIC, HSLS (Partito Social-liberale croato), vicepresidente del Parlamento croato

- Zdravko TOMAC, SDP (Partito della Riforma Democratica), Professore all'Università di Zagabria, Facoltà di Scienze Politiche

- Ivan TRETINJAK, HSS (Partito Agrario croato)

- Petar ZITNIK, HSS (Partito Popolare croato)

* Parlamento francese (2)

- Léonce DEPREZ

- Suzanne SAUVAIGO

* Parlamento moldavo (1)

- Ion DEDIU (Partito Ecologista)

* Parlamento russo (2)

- Arkadij JANKOVSKI (Jabloko)

- Renat SULTANOV (Jabloko)

* Parlamento ucraino (3)

- Myroslav GORBATIUK (Ukrainian People's Rukh)

- Jurij KARMAZIN (gruppo "Reformy")

- Eugen PRONIUK (URP - Partito Repubblicano)

Professori Universitari (43)

- Martha ACKELSBERG, Università di NORTHAMTON (Smith College) (USA)

- Gjergj ANDONI, Professore, Università di TIRANA (Albania)

- Bruce BAUGH, Università College di CARIBOO (Canada)

- Dusan BILANDZIC, Università di ZAGREB (Croazia)

- Mieczyslaw BOCZAR, Università di VARSAVIA, Facoltà di Filosofia (Polonia)

- Marija BRATANIC, Università di ZAGREB, Facultà di Scienze Politiche (Croazia)

- Andrew BROOK, Università di CARLETON (Canada)

- Fisnik BROVINA, Vice-Rettore dell'Università di TIRANA (Albania)

- Joan BRYANS, Università College di CARIBOO (Canada)

- Esad CIMIC, Università di ZAGRABIA, Facultà di Sociologia (Croazia)

- Fons ELDERS, Università per Studi Umanistici, UTRECHT (Paesi Bassi)

- Bianca FONTANA, Università di LOSANNA (Svizzera)

- Hubert GERARD, Università di LOUVAIN (Belgio)

- Guy HAARSCHER. Vice-docente, Facultà di Filosofia e Lettere, Università Libre di BRUXELLES (Belgio)

- Vilim HERMAN, Università OSIJEK, Facultà di Diritto (Croazia)

- Andrew IRWINE, Università della British Columbia, VANCOUVER (Canada)

- Gezim LARO, Professore, Università di TIRANA (Albania)

- Alberto MURA, Università di PISA (Italia)

- Daniel PERAYA, Università di LOUVAIN (Belgio)

- Philip L. PETERSON, Università di SYRACUSE (USA)

- Jean-Claude POLET, Collège Erasme, Università di LOUVAIN (Belgio)

- Mexhit PRENCI, Professore, Università di TIRANA (Albania)

- Rupert READ, Professore di Storia, MANCHESTER Metropolitan University (Regno Unito)

- Gabriel RINGLET, vice-rettore dell'Università di LOUVAIN (Belgio)

- Andrea SCHMIDT, Università di LOUVAIN (Belgio)

- Michael R. SCOLLEN, Università americana di PARIGI (Francia)

- Michael J. SEIDLER, WESTERN KENTUCKY Università (USA)

- Zvonimir SEPAROVIC, Università di ZAGABRIA, Facultà di Diritto (Croazia)

- Shehmedin SHPENDI, Professore, Università di TIRANA (Albania)

- Henri SIMONART, Università di LOUVAIN, Facultà di Diritto (Belgio)

- Tonci SITIN, Università di ZADAR (Croazia)

- Zofia SOKOLEWICZ, Università di VARSAVIA, Facultà di Storia (Polonia)

- Jacques SOLE, Università Pierre Mendès France di GRENOBLE (Francia)

- Irmgard STEINISCH, Professore di Storia, YORK University (Canada)

- Ange-Marie STRANART, Università Libre di BRUXELLES, Facultà di Diritto (Belgio)

- Bujar SYKA, Professore, Università di TIRANA (Albania)

- Pierre TROTIGNON, Professore emerito di Filosofia, Università di LILLE III (Francia)

- Maurits VAN OVERBEKE, Professore, Università di LOUVAIN (Belgio)

- Kudret VELCAJ, Professore, Università di TIRANA (Albania)

- Guillaume WUNSCH, Università di LOUVAIN (Belgio)

- Agim ZAJMI, Professore, Università di TIRANA (Albania)

- Franjo ZENKO, Università di ZAGABRIA, Facultà di Filosofia (Croazia)

- Gjergj ZHEJI, Rettore dell'Università di TIRANA (Albania).

 
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