E' proprio il contrario che dobbiamo fare. DOBBIAMO lavorare insieme a chi lavora o vuole o vorrebbe lavorare sulla questione del Tibet.
La manifestazione del 10 marzo è stata la prova (al dire di molti la prima) che E' POSSIBILE lavorare insieme e che lavorando insieme si riesce a fare cio' che non si era mai riuscito a fare. Ovviamente non tutti l'hanno fatto. C'è anche chi ha remato contro. Che si è sentito minacciato. Pazienza. Altri (molti) hanno trovato in quella occasione, cio' che (al dire loro) da tempo stavano cercando: la sensazione di battersi INSIEME (e non più come spesso accadeva - e ancora accade di lottare, un gruppo contro l'altro).
Quindi DOBBIAMO fare lo sforzo, TUTTI, di andare oltre le censure, le slealtà, le piccolezze, e tornare SEMPRE alla ragione, alle ragioni per le quali abbiamo deciso di impegnarci prioritariamente sul fronte della libertà del Tibet e della democrazia in Cina.
Un caro saluto e BUON LAVORO,
Olivier