HENRI CARTIER-BRESSON DENUNCIA LE "PERSECUZIONI" CINESI IN TIBET.
(segnalazione di Rosa A Marca)
il fotografo Henri Cartier-Bresson ha denunciato le "persecuzioni di cui la Cina si rende colpevole" in Tibet, in una lettera aperta indirizzata alle autorita' cinesi.
Nominato all'inizio dell'anno professore onorario a l'Accademia delle belle arti di Cina, Henri Cartier-Bresson sottolinea che "e' a causa della mia ammirazione per la cultura cinese che avevo accettato l'omaggio che avete inteso rendere al mio lavoro, basato sulla liberta' di spirito e il rispetto dei diritti dell'uomo".
Oggi il fotografo si dice "sconvolto" di apprendere "le persecuzioni in Tibet, di cui la Cina si rende colpevole, non fanno che aggravarsi".
Henri Cartier-Bresson, 88 anni, ha soggiornato in Cina alla fine degli anni Quaranta, "coprendo" i sussulti della rivoluzione cinese fin dagli ultimi mesi del Kuomingtnang.