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Conferenza Tibet
Pobbiati Paolo - 21 settembre 1996
Arresto di Palden Gyatso

Anche se oramai e' un po' datato, credo a a qualcuno potra' interessare

questo articolo sull'arresto di Palden avvenuto ad Oslo qualche mese fa.

da: The European - 18 luglio 1996

La Norvegia paga pegno per il commercio con la Cina

I valori liberali sono stati sacrificati sull'altare del commercio ?

La visita in Norvegia del Presidente Cinese Jiang Zemin ha

rafforzato i legami fra le due nazioni, ma ha anche rappresentato

una caduta di quei valori liberali sui quali lo stato scandinavo

e' stato fondato.

Il Primo Ministro Norvegese Gro Harlem Brundtland ha

immediatamente condannato l'operato della polizia di Oslo dopo la

repressione delle pacifiche manifestazioni contro la visita sono

state represse. I manifestanti sono stati caricati su cellulari

della polizia mentre Jiang Zemin era festeggiato da dignitari e

uomini d'affari norvegesi. Agli attivisti di Amnesty

International, della Commissione per il Tibet e di altri gruppi

stato negato il diritto di dimostrare pacificamente. Il colmo di

questa situazione e' rappresentato dall'arresto del monaco

tibetano sessantacinquenne Palden Gyatso, ex prigioniero

politico, che ha aggiunto ai 33 anni passati nelle carceri cinesi

una notte nella prigione di Oslo.

Il capo della polizia Ingelin Killengreen, in seguito

all'indignazione dell'opinione pubblica, si e' scusata con il

monaco, assumendosi la colpa per la mano pesante dei suoi

poliziotti. Ha dichiarato che il servizio di sicurezza cinese e'

stato il responsabile del comportamento degli agenti. In un

comunicato ufficiale rilasciato al termine della visita veniva

affermato che "la cooperazione con i servizi di sicurezza cinesi

e' stata difficile per tutta la durata della visita". La colpa

della repressione e' stata scaricata sulla mancanza di

elasticita' dei cinesi.

Oddbjorg Starrfelt, leader della sezione di Rogaland del Partito

Laburista attualmente al governo, ha preso atto del clamore

suscitato dalla gestione della situazione da parte del governo.

"In Norvegia non abbiamo molta esperienza su come comportarci con

altre culture", ha detto. "I Cinesi hanno modi differenti di

affrontare le cose e noi dobbiamo ammettere gli errori che ci

sono stati".

...

Dopo la visita del leader cinese molti norvegesi temono che i

valori democratici e sociali vengano sacrificati sull'altare del

commercio. Aziende come la Hydro, la Kvaerner e la Nera hanno

avuto il via libera per fare affari in Cina. Ma il quotidiano di

economia Dagens Naeringsliv ha chiesto delle scuse ufficiali da

parte della Brundtland e le dimissioni del suo ministro della

giustizia.

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