Anche se oramai e' un po' datato, credo a a qualcuno potra' interessare
questo articolo sull'arresto di Palden avvenuto ad Oslo qualche mese fa.
da: The European - 18 luglio 1996
La Norvegia paga pegno per il commercio con la Cina
I valori liberali sono stati sacrificati sull'altare del commercio ?
La visita in Norvegia del Presidente Cinese Jiang Zemin ha
rafforzato i legami fra le due nazioni, ma ha anche rappresentato
una caduta di quei valori liberali sui quali lo stato scandinavo
e' stato fondato.
Il Primo Ministro Norvegese Gro Harlem Brundtland ha
immediatamente condannato l'operato della polizia di Oslo dopo la
repressione delle pacifiche manifestazioni contro la visita sono
state represse. I manifestanti sono stati caricati su cellulari
della polizia mentre Jiang Zemin era festeggiato da dignitari e
uomini d'affari norvegesi. Agli attivisti di Amnesty
International, della Commissione per il Tibet e di altri gruppi
stato negato il diritto di dimostrare pacificamente. Il colmo di
questa situazione e' rappresentato dall'arresto del monaco
tibetano sessantacinquenne Palden Gyatso, ex prigioniero
politico, che ha aggiunto ai 33 anni passati nelle carceri cinesi
una notte nella prigione di Oslo.
Il capo della polizia Ingelin Killengreen, in seguito
all'indignazione dell'opinione pubblica, si e' scusata con il
monaco, assumendosi la colpa per la mano pesante dei suoi
poliziotti. Ha dichiarato che il servizio di sicurezza cinese e'
stato il responsabile del comportamento degli agenti. In un
comunicato ufficiale rilasciato al termine della visita veniva
affermato che "la cooperazione con i servizi di sicurezza cinesi
e' stata difficile per tutta la durata della visita". La colpa
della repressione e' stata scaricata sulla mancanza di
elasticita' dei cinesi.
Oddbjorg Starrfelt, leader della sezione di Rogaland del Partito
Laburista attualmente al governo, ha preso atto del clamore
suscitato dalla gestione della situazione da parte del governo.
"In Norvegia non abbiamo molta esperienza su come comportarci con
altre culture", ha detto. "I Cinesi hanno modi differenti di
affrontare le cose e noi dobbiamo ammettere gli errori che ci
sono stati".
...
Dopo la visita del leader cinese molti norvegesi temono che i
valori democratici e sociali vengano sacrificati sull'altare del
commercio. Aziende come la Hydro, la Kvaerner e la Nera hanno
avuto il via libera per fare affari in Cina. Ma il quotidiano di
economia Dagens Naeringsliv ha chiesto delle scuse ufficiali da
parte della Brundtland e le dimissioni del suo ministro della
giustizia.
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