da: Corriere della Sera - 22 settembre 1996
Il generale Liu Huaqing e' stato accolto con gli onori riservati ad
un capo di Stato. L'esercito di Pechino interessato all'elettronica
e ai radar.
Italia: visita riservata e shopping di armi per il numero due
dell'esercito cinese
Gianfranco Simone
ROMA - La Cina s'avvicina. Da mercoledi' scorso visita in sordina
l'Italia il generale Liu Huaqing, numero due della gerarchia
politico-militare cinese - sia pure inter pares - perche' e' uno
dei quattro vice del presidente della commissione militare del
partito comunista, Jiang Zemin, segretario generale del Pcc e capo
dello Stato. Liu Huaqing, 80 anni,e' stato accolto a Roma con un
cerimoniale quasi da capo di Stato. Giovedi' 19 ha incontrato il
ministro della Difesa Andreatta e l'indomani e' stato ricevuto da
Scalfaro e da Prodi. Liu Huaqing, nell'uniforme alla sovietica
modello 1988, era accompagnato dal capo di Stato Maggiore della
Difesa, ammiraglio Venturoni, che nel giugno 1995 fu ricevuto in
Cina proprio da lui. Dato che le forze cinesi sono dotate di
materiale arretrato soprattutto nell'elettronica,e' quasi certo che
nei prossimi giorni Liu Huaqing visitera' le industrie militari
italiane piu' sofisticate, schierate lungo la Tiburtina. Ad
esempio, l'Elettronica Spa, appartenente alla famiglia Fratalocchi-
Benigni (maggioritaria) e alla Finmeccanica, ma da poco rafforzata
con capitale della francese Thomson-CSF, e produttrice di
contromisure elettroniche. E anche l'Alenia, sempre della
Finmeccanica, che fabbrica radar di ogni tipo, missili aria-aria e
contraerei Aspide, bimotori da trasporto G-222 e, in
compartecipazione, aerei da combattimento Tornado, AMX ed
Eurofighter; con l'Aerospatiale e la Thomson-CSF forma il consorzio
Eurosam che sviluppa i sistemi terra-aria a media portata Aster,
guidati dal suo radar Empar. Molti aeroporti cinesi sono
controllati da radar Alenia. La Cina cerca di ammodernare le sue
forze armate, dotate quasi solo di materiale d'origine russa piu' o
meno modificato. Pur restando fedele a questa fonte specie per
quanto riguarda l'aeronautica - gli acquisti piu' recenti sono 24
Sukhoi Su-24 (il Tornado dei poveri) e le licenze di fabbricazione
per 72 agilissimi caccia da¼air superiority Sukhoi Su-27 e per
intercettori Mig 31 - cerca tecnologia militare europea e
israeliana, visto che quella americana le e' preclusa. Al vertice
tenuto ai primi di marzo a Bangkok tra Unione Europea, Cina,
Giappone, Brunei, Filippine, Indonesia, Malaysia, Singapore,
Thailandia e Vietnam, Pechino cercava di accreditarsi come un drago
dal volto umano che in cambio di scambi economici piu' vantaggiosi
con l'Europa prometteva di migliorare la situazione interna dei
diritti civili e di non minacciare piu' le altre nazioni asiatiche
per i contenziosi su Taiwan e le isole Spratly e Paracel. Pochi
giorni dopo la Cina ha collaudato a scopo intimidatorio i suoi
missili verso Taiwan e solo l'arrivo dell'US Navy ha placato le
acque dello stretto. Il primo punto d'arrivo dell'asse cino-europeo
e' la Francia. Quando Li Peng in aprile ha visitato Parigi, sono
emersi solo contratti non militari, ma le vie delle armi, e non
solo quelle francesi, sono infinite. Parigi e Pechino hanno seguito
una politica di test nucleari parallela e la Cina ha una¼force de
frappe nucleare basata su un sottomarino lanciamissili e su 90
missili Dong Fen (Vento dell'Est) con 1.800 km di portata, ma sta
sviluppando unita' subacquee e ordigni piu' moderni.
*- Amira V1.5 REG (Amiga) -* one world, one operating system