Bollettino di informazione sulle campagne del Partito Radicale transnazionale per la libertà del Tibet e per la democrazia in Cina.
"I truly believe that individuals can make a difference in society. Since periods of great change such as the present one come so rarely in human history, it is up to each of us to make the best use of our time to help create a happier world".
S.S. il XIV.mo Dalai Lama, 1992
Numero 38 del 7 ottobre 1996
Redazione: Massimo Lensi, Dorottya u. 3.III.em 6. - 1051 Budapest (H) - Tel. +36-1-266.34.86 - 266.09.35 - Fax. 11.87.937 - e-mail M.Lensi@agora.stm.it - WWW-Url: http//:www.agora.stm.it/pr - Telnet: Agora.stm.it
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Pubblicato in inglese, francese, spagnolo, italiano, ungherese, croato e rumeno.
DIGIUNO DI DIALOGO: UN GRANDE SUCCESSO. OLTRE 1.400 PERSONE LE NUOVE TAPPE DEL CAMMINO.
Care amiche e cari amici,
la prima verifica in vista del Satyagraha 1998 per la libertà del Tibet ha avuto un esito che sinceramente non ci aspettavamo. Un grande successo, possiamo affermare, innanzitutto di partecipazione, ma anche di mobilitazione, di manifestazioni organizzate in decine di città. 1.438 persone in digiuno in 31 paesi, tra cui numerosi parlamentari, decine di rappresentanti del popolo tibetano e cinese in esilio, centinaia di membri dei Tibet Support Group, del PR e di decine di altre organizzazioni, centinaia di semplici cittadini e numerose personalità, come WEI Shanshan, la sorella del dissidente cinese WEI Jingsheng, e Michael TO, Presidente della Federazione per una Cina Democratica (FDC) o come Chope Paljor TSERING e Navang RABGYAL, rappresentanti del Dalai Lama a Budapest e Mosca e Michael BACHMANN del Comitato dei 100 per il Tibet.
Un unico punto negativo: l'atteggiamento dei mass-media che imprigionati nei loro riflessi mortiferi e, non di rado, di sottomissione al potere stabilito, hanno ritenuto di non dover o poter "informare", né sugli obiettivi né tantomeno sulle "modalità", su questa straordinaria mobilitazione nonviolenta. A maggiore ragione quindi ringraziamo quei giornalisti che hanno voluto e saputo darle risalto.
Questa iniziativa di dialogo con i ministri degli esteri "libertà per Wei, libertà per il Panchen Lama" non si conclude ovviamente con questi tre giorni di mobilitazione. Al contrario il digiuno ci appare, sempre di più e sempre meglio, come una formidabile "sintesi" della nostra battaglia nonviolenta per la libertà del Tibet e per la democrazia in Cina che deve essere subito rilanciata. Due sono le date che sin d'ora possiamo indicare come fondamentali momenti di verifica e di rilancio: il 10 dicembre prossimo, giornata mondiale dei diritti della persona ed il 9 e 10 marzo 1997, a Ginevra, New York, New Delhi ed a Mosca con l'obiettivo di essere in decine di migliaia in ognuna di queste città a manifestare in occasione del 37.mo anniversario dell'insurrezione di Lhasa del 1959.
In questa prospettiva, ci sembra importante non perdere un minuto e rafforzare percio' le iniziative che sono già in cantiere. In particolare quelle per:
- la libertà del Panchen Lama, attraverso l'invio di cartoline postali al Presidente cinese Zemin (con uno sforzo speciale in direzione delle scuole al fine di coinvolgere decine di migliaia di studenti);
- il Premio Nobel per la Pace 1997 a Wei Jingsheng, attraverso la raccolta di centinaia candidature tra parlamentari e professori universitari delle facoltà di Diritto, Scienze Politiche, Filosofia e Storia;
- l'apertura dei negoziati sino-tibetani, attraverso la raccolta di adesioni di parlamentari sull'appello al Segretario Generale delle NU perché riceva il Dalai Lama ed il voto di mozioni in più parlamenti possibili.
Inoltre, tra pochi giorni, partirà la nuova campagna "una bandiera per il Tibet, per far si' che siano almeno 3.000 i sindaci nel mondo ad issare la bandiera tibetana sul pennone comunale il 9 e 10 marzo prossimo.
Molte cose ci attendono. Troppe? Saremo in grado di affrontare tutte queste scadenze e di sviluppare queste campagne? La formidabile risposta ai tre giorni di mobilitazione nonviolenta ben ci lascia credere di si'. A patto ovviamente che sia un segnale di un qualcosa che sta nascendo, che crescerà e che insieme e con nuove energie ancora dovremo far crescere. Intanto grazie a tutti coloro che hanno aderito all'iniziativa anche onorando, nel miglior modo possibile, l'anniversario della nascita del Mahatma Gandhi.
Tashi delek
Olivier Dupuis
(segretario del PR)
2 OTTOBRE: NONVIOLENZA, DIALOGO, LIBERTA' PER IL TIBET
DIGIUNO DI DIALOGO PER LA LIBERTA' DEL PANCHEN LAMA E DI WEI JINGHSENG
Per capire meglio i risultati dell'iniziativa abbiamo stilato una piccola e non impegnativa statistica sui "numeri" del digiuno.
Avvertenza: i dati che qui sotto riportiamo possono essere imprecisi. Se ci fossero errori, ce ne scusiamo sin d'ora.
* Il digiuno in numeri
- Persone in digiuno: 1.438
- In digiuno per 1 giorno: 877
- In digiuno per 2 giorni: 199
- In digiuno per 3 giorni: 362
- Totale dei giorni complessivi di digiuno: 2361
- Parlamentari in digiuno: 20
- Tibetani in digiuno: 102
- Cinesi in digiuno: 19
- Paesi di residenza dei digiunatori: 31 (di 3 continenti)
- Città dove si è svolto il digiuno: 337
- Città dove si sono svolte manifestazioni: 17
- Lista (quasi) definitiva dei digiunatori per paese di residenza
Albania ......... 6
Austria ......... 19
Azerbagian ..... 7
Belgio .......... 144
Bielorussia ..... 3
Bulgaria ........ 196
Cambogia ........ 1
Canada .......... 63
Croazia ......... 40
Francia ......... 157
Germania ........ 17
Italia .......... 521
Kossovo ......... 1
Liechtestein .... 3
Lussemburgo ..... 1
Olanda .......... 1
Polonia ......... 40
Regno Unito ..... 1
Repubblica ceca . 11
Romania ......... 5
Russia .......... 71
Slovacchia ...... 1
Slovenia ........ 1
Spagna .......... 6
Stati Uniti ..... 44
Sud Africa ...... 1
Svezia .......... 1
Svizzera ........ 3
Ucraina ......... 9
Ungheria ........ 62
Vojvodina ....... 2
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Totale .........1.438
- Alcune delle città dove si è svolto il digiuno
Varna (150), Bruxelles (113), Roma (62), Mosca (52), Firenze (37), Budapest (35), Sofia (34), Varsavia (31), Milano (30), Genova (28), Torino (25), Split (24), Napoli (21), Lucca (22), Vienna (17), Parigi (17), Marsiglia (15).
* Tra parentesi il numero dei digiunatori
- Elenco delle personalità che hanno aderito all'iniziativa.
* I membri di Governo
Carla ROCCHI, sottosegretario di stato (Italia)
* I parlamentari
I parlamentari europei Ernesto CACCAVALE (Forza Europa), Gianfranco DELL'ALBA ed Olivier DUPUIS (ARE), gli italiani Fabio CALZAVARA e Flavio RODEGHIERO (Lega Nord), Vera SQUARCIALUPI (Ulivo), Paolo CENTO, Saro PETTINATO e Lino DE BENETTI (Verdi), Giovanna MELANDRI (PDS), Rino PISCITELLO (Rete-Ulivo), Paolo LUCCHESE (CCD-CDU), i croati Tereza GANZA-ARAS (HSLS), Stjepan RODES (HSS) ed Ivan PAULETTA (IDS), i bulgari Sasho STOYANOV (UDF) e Remzi OSMAN (Movimento per i diritti e le libertà), la deputatessa slovacca Eva RUSNAKOVA (Unione Democratica di Slovacchia) ed il romeno Dumitru CALANCE.
* I presidenti o leader dei Tibet Support Group e delle associazioni per la democrazia in Cina
Michael BACHMANN (Comitato dei 100 per il Tibet), Michael TO ("Federation for a Democratic China"), Paulette MARCHETTI ("International Committee of Lawyers for Tibet"), Tonci SITIN (TSG Spalato), Tseten ZOECHBAUER ("Save Tibet", Vienna), Tibor HENDREI e Tibor JANKOVICH ("Tibetet Segito Tarsasag", Budapest), Dulma SHAGDAROVA ("Friends of Tibet Society", Mosca), Guy LIEBERMAN ("Dewachen Tibetan Cultural Center" - Sud Africa), Renate MÜLLER ("Tibet Unterstung Liechtenstein"), Olivier MORES ("Les Amis du Tibet" - Lussemburgo), Thomas NAGANT e Patrick MATON ("Les Amis du Tibet" - Belgio), Jordhen CHAZOTSANG e Dolkar TULOTSANG ("Canada Tibet Committee"), Rinchen DAKPA e Tsewang NANGLO (CTAO - Canada), Thubten e Carole SAMDUP (CTC - Canada), Daniel HODEL ("Tibetan Rights Campaign" - USA), Tsering YANGDON ("Tibetan Women's Association" - USA), Kalden LODOE ("Tibetan Youth Association" - USA), Kunzang YUTHOK ("Tibet Rights Campaign" direttore esecutivo - USA), Diana TAKATA ("Students for a Free Tibet", coordinatrice
- USA), Marcelle ROUX ("France-Tibet", Parigi), Françoise BONZON (ECO-TIBET - Francia), Françoix BRUXEILLE (CSPTC, Marsiglia), Michelle DESCOSSY ("Rencontres Tibétaines", Tolosa), Marie HOLZMAN ("Human Rights in China", Parigi), Jean-Paul RIBES (CSPT, Parigi), Jean Marc DELESPAUL ("Maison des Himalayas", Liévin - Francia), Michel DEPRIS ("Convergences Tibet-Laogai", Tolosa), Fred GIGAUX ("France-Tibet Nord/Pas de Calais"), Christophe GRIMAULT ("Sos Femmes Tibétaines", Annecy), Piero VERNI (Italia-Tibet), Claude LEVENSON (CSPT, Ginevra), Hugo KLINGLER ("Syamatara", Mils - Austria), Georgi ZHELYAZKOV (Bulgaria-Tibet).
* I rappresentanti del mondo politico, religioso e culturale e le personalità.
WEI Shanshan (artista, sorella del dissidente WEI Jingsheng), Chope Paljor TSERING (rappresentante del Dalai Lama per l'Europa Centro-orientale, Baltici e Balcani), Navang RABGYAL (rappresentante del Dalai Lama per Russia, CSI e Mongolia), Marco PANNELLA (presidente Movimento Club Pannella e leader del PR), Suzana DEWA (presidente Amnesty International - sezione slovena), Istvan BACSKULIN (sindaco di Kanijza - Vojvodina), Konstantin ADZHAROV (presidente del Partito Repubblicano Cristiano di Bulgaria), vescovo NIKON (LAMEKIN) (Vera Chiesa Ortodossa di Mosca), Robert TRAER ("International Association for Religious Freedom", Oxford), Giorgio ZHEJI (Rettore dell'Accademia di Tirana), Zuljfi ALI-ZADE (direttore della Fondazione di cultura e turismo - Azeirbagian), Svetlana KOPTEL (vice-presidente di "Sphere", Minsk), Karel SRP (Presidente di Artforum/Jazz, Praga), Lilia TARANENKO (presidente di "Ganimed", Kiev), Roman TKACH (presidente della "Youth Solidarity Liberal Union"), Elena CRUZ VALERA (poetessa, Madrid).
* La lista completa dei digiunatori è disponibile su richiesta presso la sede PR di Bruxelles e è inserita nel settore "Conferenza Partito Radicale" del sistema telematico multilingue Agorà (telnet: agora.stm.it).
29 SETTEMBRE - 2 OTTOBRE: COSA E' ACCADUTO
A Roma, Budapest e Zagabria si sono tenute lunedì 30 settembre conferenze stampa con i digiunatori. Le manifestazioni si sono svolte invece il 2 ottobre in numerose città del mondo. A Bruxelles una centinaio di manifestanti hanno dimostrato di fronte al Ministero degli esteri belga cosi' come a Roma, Varsavia, Praga e Vienna i digiunatori hanno organizzato manifestazioni pubbliche. A Mosca la manifestazione si è svolta nella piazza dove è eretto il monumento a Gandhi. A Marsiglia per i tre giorni è stato tenuto aperto un chiosco nel centro città con i digiunatori e materiale di informazione in distribuzione. In Canada è stata organizzata una fiaccolata notturna alla vigilia del 2 ottobre. In Italia inoltre sono state organizzate manifestazioni di fronte alle Prefetture di Torino, Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Pisa, Arezzo, Cagliari, Milano e Napoli.
* Il 30 settembre il Consiglio Comunale della città di Milano ha approvato con procedura d'urgenza un Ordine del Giorno di sostegno agli obiettivi dell'azione nonviolenta per la liberazione di Wei Jingsheng e del Panchen Lama.
* Il 1 ottobre a Budapest Maria NAGY del Gabinetto del Ministro degli esteri ungherese Laszlo KOVACS, ha comunicato ai digiunatori che il Ministro si trova all'estero e che potrà rispondere alle richieste solo al suo ritorno.
* A Roma il 2 ottobre alla conclusione della manifestazione il ministro del esteri italiano Lamberto DINI si è rifiutato di ricevere la delegazione di parlamentari e di iscritti al PR.
* A Praga, alla conclusione della manifestazione, una delegazione dei digiunatori è stata ricevuta da SLANSKI, Presidente del Dipartimento - Asia del ministero degli esteri e da POJAR, presidente del 4· Dipartimento territoriale, in sostituzione del ministro degli esteri, assente dalla Repubblica ceca.
(Nel prossimo numero di "Tibet Cina Fax" pubblicheremo gli aggiornamenti sulle altre manifestazioni e sui risultati.)
RASSEGNA STAMPA "2 OTTOBRE"
Come è ormai nostra abitudine dopo una importante iniziativa politica, pubblichiamo la "Rassegna Stampa" degli articoli, passaggi Tv e Radio, questa volta in occasione del digiuno di dialogo. La rassegna è ovviamente parziale. Vi preghiamo di segnalare gli articoli apparsi con tempestività alla sede di Bruxelles (Attenzione Tiziana FALLETTI) e di inviarli (specificando nome della testata, città, giorno e tipo di pubblicazione) al fax: 32-2-230.36.70. Grazie.
* Francia
- "3 giorni di digiuno per il Tibet": Le Méridional (quotidiano, Marsiglia) 1/10.
* Bulgaria
- "In digiuno per il Panchen Lama": Maritsa (quotidiano, Plovdiv) 28/9.
* Italia
- "Tibet: una mobilitazione dall'Umbria": La Nazione - Umbria (quotidiano, Perugia) 26/9.
- "Per il Tibet una strana guerra della pace": Il Messaggero dell'Umbria (quotidiano, Perugia) 27/9.
- "Marcia della Pace per il Tibet e al Dalai Lama cittadinanza onoraria": Corriere dell'Umbria (quotidiano, Perugia) 27/9.
- "Sul digiuno": La Stampa (quotidiano, Torino) 1/10.
* Ungheria
- Notiziario delle 12.30 (35 sec.): Magyar Radio (radio di stato) 1/10.
- "Digiuno per il Lama": Nepszabadgag (quotidiano, Budapest) 1/10.
- "Digiunatori ungheresi": Magyar Nemzet (quotidiano, Budapest) 1/10.
- "Digiuno per il Lama": Kurir (quotidiano, Budapest) 1/10
- "Compagni di digiuno": Blikk (quotidiano, Budapest) 1/10.
- "Digiuno per il Panchen Lama": Esti Hirlap (quotidiano, Budapest) 1/10.
* Croazia
- "Digiuno per il Tibet": Slobodna Dalamcija (quotidiano, Spalato) 1/10.
- "PR: digiuno di 3 giorni per aiutare il Tibet": Vjesnik (quotidiano, Zagabria) 1/10.
- "3 giorni di digiuno per aiutare i tibetani": Novi List (quotidiano, Rijeka) 1/10.
- "Liberate il Panchen Lama": Slobodna Dalamcija (quotidiano, Spalato) 3/10.
- Notiziario serale: HTV (Tv di stato).
* Repubblica ceca
- "Dimostrazione per il Tibet": Lidove Noviny (quotidiano, Praga) 3/10.
- "Transradicali hanno manifestato di fronte al ministero degli esteri": Prace (quotidiano, Praga) 3/10.
WEI PREMIO NOBEL PER LA PACE 1997
In questi ultimi giorni altri 29 tra parlamentari e professori universitari hanno firmato la proposta di candidatura, portando il totale a 432 candidature (297 parlamentari, 134 professori universitari ed 1 membro di governo): Giuseppe CASALE (Preside della facoltà di scienze Politiche dell'Università di Genova), Elio CASETTA (Giurisprudenza, Torino), Vincenzo MILANESI (preside della facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Padova), Jesus AGUIRE (Spagna, PNV), Rosa Melida VILLATORO BENITEZ (El Salvador, Democracia Cristiana), Carlos COSTA NEVES (Parlamento europeo, ELDR), Inger SCHÖRLING (Parlamento europeo, Verdi), Ria OOMEN-RUIJTEN (Parlamento europeo, PPE), David ATKINSON (Gran Bretagna, Conservatore), Tom PISTRA (Olanda, Groenlinks), An ZWERVER (Olanda, Groenlinks), Wim DE BOEK (Olanda, Groenlinks), Sahin ULUSOY (Turchia, Partito Repubblicano del popolo), Enrico MORANDO (Italia, l'Ulivo), Giuseppe NIEDDA (Italia, Popolari), Suzette VERHOEVEN (Belgio, CVP), Franz LOZIE (Belgio, Agalev), Gabor DZS
INGISZ (Olanda, CDA), Ross ROBERTSON (Nuova Zelanda, Labour), Whetu TIRIKATENE-SULLIVAN (Nuova Zelanda, Labour), George MESMIN (Francia, UDF), Geert BOURGEOIS (Belgio, Volksunie), Adria BARTOLICH (Italia, Sinistra Democratica), Gianfranco MICCICHE' (Italia, Forza Italia), Adriana PASQUALI (Italia), Davide NAVA (Italia, CCD), Mauro PAISSAN (Italia, Ulivo-Verdi), Vethamuthu DAVID (Malesia, Partito di Azione Democratica), Remzi OSMAN (Bulgaria, Movimento per i diritti e le libertà)